I resti umani trovati nella diga Garcia, tra Monreale e Poggioreale, non appartengono a Stefano e Antonio Maiorana, padre e figlio svaniti nel nulla il 3 agosto 2007. Questo è quanto emerge con certezza dal rapporto del procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio.
Come riporta GdS, dalla lunghezza dei resti dei corpi ritrovati si possono scorgere due individui di altezza differente. Ciò porta a pensare che possa trattarsi di un adulto e un bambino, oppure di un uomo molto alto e di un altro molto più basso.
Dalle analisi dei brandelli di indumenti e del modello delle scarpe recuperate, la morte delle due persone, di cui adesso si sono ritrovati i corpi, sarebbe da collocare agli inizi degli anni Duemila.
La diga Garcia è situata fra Palermo, Trapani ed Agrigento. Pertanto, per approfondire le indagini, sarà necessario risalire alle persone scomparse in un’ampia porzione di territorio. Impresa ardua, visto che sommando i dati dal 1974 al 2020 le persone scomparse tra le tre provincie sono più di 17 mila. Di queste, ne sono state ritrovate meno della metà.
Seguendo il dato relativo all’altezza potrebbe trattarsi anche di Mariano Farina e Salvatore Colletta, i due ragazzi di 15 e 12 anni scomparsi a Casteldaccia. Tra i due infatti intercorreva una differenza di 13 centimetri. Tuttavia non coinciderebbero le date, perché il fatto accadde nel 1992.