Teatro “Vito Zappalà”, suggestioni retrò nelle sere d’estate palermitane

“Rieccoci… a rivedere le stelle”: è il titolo della rassegna a cura dell’associazione culturale “Il Salotto del Gattopardo”

Il Teatro "Vito Zappalà" a Mondello scommette sul fascino retrò degli spettacoli

Dall’8 luglio al 1 settembre, il Teatro “Vito Zappalà” propone un viaggio nel melodramma, nel varietà della televisione Italiana, nei favolosi anni sessanta e nel fascino unico dell’operetta.
Quattro gli spettacoli, tutti in scena alle 21:00, che animeranno la rassegna “Rieccoci…a riveder le stelle“, a cura dell’associazione culturale “Il Salotto del Gattopardo“.

I quattro appuntamenti della rassegna al Teatro "Vito Zappalà"
I quattro appuntamenti della rassegna al Teatro Vito Zappalà

Un ritorno alla musica, ma non solo.
Piuttosto, un antidoto al dolore, all’incertezza, alla paura e all’angoscia che, negli ultimi mesi, hanno colpito l’Italia intera.
La direzione artistica e la regia sono affidate rispettivamente alla professoressa Maricetta Bono Mulè e alla dottoressa Antonella Bono; la responsabile della comunicazione esterna è Valentina Frinchi.
Infoline 389.0035290.

“E LUCEAN LE STELLE”

Il cartellone prende il via l’ 8 luglio prossimo, presso gli spazi di via Galatea a Mondello, con una delle storie d’amore e di passione tra le più belle del melodramma.
Il primo spettacolo retrò, dal titolo “E lucean le stelle. Storie d’Amore e di Passione fra le pagine del Melodramma” è una dedica alla lirica, con la partecipazione speciale del tenore Marco Bono.
L’aria di dolore di Mario Cavaradossi della “Tosca”, un’antologia di quadri presi dalle opere del melodramma.

Momenti intensi di lirica tratti da opere importanti come quelle di Giacomo Puccini, Giuseppe Verdi, Georges Bizet e dalla “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni.
Sarà anche una dedica all’opera di “Carmen” la donna indipendente per eccellenza, un’eroina che sfida la morte affrontando il coltello del suo omicida.
Una morte voluta all’insegna della libertà.
La seduzione e la gelosia saranno al centro dell’evento toccando anche le opere di “Don Giovanni” e de “Il Barbiere di Siviglia”.

UN PARTERRE D’ECCEZIONE

Tutta l’opera sarà cantata da artisti di grande talento come il mezzosoprano Serena Dominici, il baritono Tommaso Caramia, il basso Lino Galioto, i tenori Marco Bono, Domenico Ghegghi, Gianmarco Randazzo, Cristoforo Fiorenza, Luigi Milazzo, i soprani Anita Venturi, Stefania Orlando, Sanam Ighani, Elisa Barrale, Melania Di Stefano e Valentina Vitti.
Saranno presenti i due corpi di ballo”La Coreutica” e “Liberty Danza” di Silvia Raffa e Gloria Riti che faranno da coreografia ai quadri d’opera.
Al piano il maestro Salvatore De Giorgi con il duo “Fior di Note” dei maestri Mariangela Lampasona e Monica Giannone.

POLVERE DI STELLE E SOGNI IN PASSERELLA

Il 28 luglio, andrà in scena il varietà.
Polvere di stelle e sogni in passerella” è il titolo dello spettacolo che si ispira al periodo a cavallo tra gli anni quaranta e cinquanta.
Un periodo d’oro per il teatro di varietà che vantava protagonisti quali Macario, Wanda Osiris, Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello.
Senza dimenticare il fascino del “Quartetto Cetra” e le glorie delle dive del cinema.
A fare da sottofondo, canzoni come “My way” e “Over the rainbow”, capolavori senza tempo che rimandano alle voci di Frank Sinatra e Judy Garland.
Il tutto racchiuso in una serata che vedrà protagoniste le stelle di Hollywood e dello star system.
Il varietà in memoria di Delia Scala, Lelio Luttazzi, Lauretta Masiero e la commedia di Pietro Garinei e Sandro Giovannini intervallerà lo spettacolo.
A salire sul palco, saranno Floriana Sicari e Nunzio Bonadonna della”Compagnia Operettistica Siciliana” e le Serio Sisters, ovvero Francesca e Agata Serio.

STESSA SPIAGGIA STESSO MARE

La magia di un 45 giri sotto la luna d’ agosto.
Precisamente, la luna dell’ 11 agosto, data in cui andrà in scena “Stessa spiaggia stesso mare”, quasi un inno generazionale degli anni sessanta.
Un decennio che ha segnato un’epoca con canzoni rimaste eterne.
“Abbronzatissima”, “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte” e “Sapore di sale” hanno fatto innamorare e sognare, in un momento in cui si ricominciava a vivere.
La serata sarà quindi un tributo al juke box e al disco 45 giri, con le storie di amori, relazioni clandestine e avventure segnate e accompagnate da canzoni come “Sain Tropez Twist” di Peppino di Capri, “Il tuo bacio è come il rock” di Adriano Celentano, “Una rotonda sul mare” di Fred Bongusto,”Non sarà un’avventura” di Lucio Battisti e “La Bambola” di Patty Pravo.

UN DECENNIO IRRIPETIBILE

La guerra era ormai lontana, era in arrivo un boom economico che sarebbe passato alla storia.
Iniziava a manifestarsi l’indipendenza giovanile, in contrapposizione alla tendenza, in vigore fino agli anni cinquanta, di relegare i ragazzi al solo ruolo di figli.
Spuntavano le prime minigonne.
Con l’avvento di James Dean al cinema con il Film “Gioventù bruciata” nella Hollywood degli anni sessanta, l’attenzione dei giovani si sposta verso la rivendicazione della libertà.
Le canzoni del periodo hanno cambiato la linea melodica diventando leggenda: sono gli anni degli “urlatori”.
Nella scena musicale arrivano interpreti come Tony Dallara, Domenico Modugno e Mina.
E testi come “Tu sei romantica”, “Ti dirò”, “Come prima più di prima”.
Negli anni sessanta inizia a farsi strada l’idea di vacanza delle famiglie al mare, con una forma di libertà che cambierà per sempre un’epoca generazionale e non solo.
“Stessa spiaggia, stesso mare” è un inno alla malinconia, alla nostalgia, passeggiando sotto un cielo stellato.

È SCABROSO LE DONNE STUDIAR

L’ operetta, fiore all’occhiello della rassegna, è l’appuntamento conclusivo del prossimo 1 settembre.
Una favola, la figlia incompresa dell’opera, dove si intrecciano storie a lieto fine, con castelli, balli, principesse e abiti da sogno.
Una serata tra piume, paillettes ed allegria, con una famosissima aria tratta da “La Vedova Allegra”.
“È scabroso le donne studiar” narra quanto sia difficile comprendere il genere femminile.
Protagonisti l’ambiguità del comico un poco stolto, l’equivoco o il fraintendimento e la gaffe del Paese dei Campanelli.
Un viaggio nei quadri d’operetta in un tuffo d’allegria, con “Scugnizza” e “La Danza delle Libellule”.
I personaggi sono sempre il comico, la soubrette, il soprano, il tenore.
Tutto in un filo conduttore, la speranza di uscire fuori dal tunnel.