I retroscena dell'”adunata” di Putin: pubblico pagato, piumino e interruzione

Per il discorso di Putin si parla di esercito schierato per far entrare la gente e non farla uscire prima della fine, di obblighi a partecipare e compensi per la presenza

Il discorso/spettacolo di Vladimir Putin a Mosca ha mostrato alla Russia e al mondo un caloroso sostegno del popolo russo alla guerra in Ucraina. Ma, in realtà, non pare che la maggior parte della popolazione sia coinvolta. Will Vernon, giornalista della Bbc, ha riportato le dichiarazioni di alcune persone presenti al Luzhniki Stadium. Commentandole  ha scritto: “Molte persone presenti erano lavoratori della pubblica amministrazione russa, arrivati alo stadio sulla pressione dei loro datori di lavoro. A un gruppo di insegnanti provenienti da una città vicino Mosca è stato detto cosa dire alla stampa da una loro responsabile”. E, inoltre: «Agli studenti è stata data l’opportunità di saltare per un giorno le lezioni dicendo che sarebbero andati a un concerto. Qualcuno di loro non sapeva neanche che questo evento era dedicato al supporto della Russia in Ucraina».

I RETROSCENA NELLO “SHOW” DI PUTIN

In ogni caso il “Discorso alla Nazione” di Vladimir Putin è stato l’occasione per ribadire che fa sul serio. I dati  ufficiali dicono che hanno partecipato in 200 mila, ma la struttura ne può accogliere solo 80 mila. E oggi nei retroscena dei giornali viene raccontato quello che non si è visto durante la manifestazione durante lo “show” di Putin. Ovvero l’esercito schierato per far entrare la gente e non farla uscire prima della fine, gli obblighi a partecipare per i dipendenti pubblici e le voci sui compensi percepiti per la presenza. Mentre in Ucraina si maligna riguardo il look dello Zar. Che sarebbe stato “beccato” a indossare un lussuoso piumino Loro Piana che costa circa8mila euro. Pare sia stato utilizzato per nascondere il giubbotto antiproiettile.

PUBBLICO “COSTRETTO” AD ASSISTERE

Il quotidiano “La Stampa” racconta  che, stando alle testimonianze, i trasporti ieri a Mosca hanno funzionato benissimo: hanno scaricato gente dai pullman e dai treni con “efficienza militare”. Mentre dal mattino le scuole avevano programmato lezioni sulla Crimea e sull’importanza delle “operazioni militari”. E i dipendenti statali hanno avuto l’obbligo di partecipare. Per loro è stato previsto un giorno di riposo aggiuntivo o una ricompensa in denaro. Durante la kermesse, mentre i russi da casa seguivano tutto alla tv, il “guasto tecnico”, definito così dalle autorità del Cremlino. Mentre il leader del Cremlino parlava, con gli occhi di tutto il mondo puntati su di lui, è saltato il collegamento. L’inquadratura è improvvisamente cambiata ed al posto del discorso del presidente è comparso il cantante Oleg Gazmanov che cantava a squarciagola “Avanti Russia”. Qualcuno ha pensato ad un “guasto” intenzionale, provocato da qualche tecnico dissidente.

“GUASTO TECNICO”

Ma la smentita ai sospetti è subito arrivata dal portavoce del governo russo Dmitry Peskov, il quale ha spiegato all’agenzia RIA Novosti che l’interruzione della trasmissione è stata provocata da un «guasto tecnico al server». Ha poi aggiunto che il discorso di Putin sarebbe stato ripetuto. E infatti il canale televisivo Rossija24 ha nuovamente mandato in onda le parole del leader russo. Pronunciate davanti ad un “pubblico osannante”, che mostrava coccarde e bandierine con la Z, il nuovo simbolo dell’esercito russo. Erano state distribuite all’ingresso dello stadio dai militari.

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