No alla riapertura delle discoteche: il Tar boccia la richiesta dei gestori

Il sindacato dei gestori aveva presentato ricorso al Tar, ma stamattina è arrivata la decisione incentrata sulla «necessità di far prevalere l’interesse pubblico alla salute»

Nessuna riapertura delle discoteche, almeno per il momento. Il Tar dice no alla sospensione cautelare urgente dell’ordinanza con la quale il 16 agosto il Ministro della Salute, Roberto Speranza, in tema di misure urgenti per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, ha chiuso le discoteche e introdotto l’obbligo di mascherina nei luoghi pubblici dove c’è il rischio assembramenti.


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Lo ha deciso il presidente della terza sezione quater del Tar del Lazio con un decreto monocratico con il quale ha respinto una richiesta di sospensione cautelare urgente proposta dal Silb-Fipe-Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo. Già fissata il 9 settembre l’udienza in camera di consiglio per la valutazione collegiale del ricorso.

Nelle motivazioni con cui il Tar respinge il ricorso si legge:  “Nel bilanciamento degli interessi proprio della presente fase del giudizio, la posizione di parte ricorrente risulta recessiva rispetto all’interesse pubblico alla tutela della salute nel contesto della grave epidemia in atto” e “tale interesse costituisce l’oggetto primario delle valutazioni dell’Amministrazione, caratterizzate dall’esercizio di un potere connotato da un N. 06595/2020 REG.RIC. elevato livello di discrezionalità tecnica e amministrativa in relazione alla pluralità di interessi pubblici e privati coinvolti e all’esigenza di una modulazione anche temporale delle misure di sanità pubblica nella prospettiva del massimo contenimento del rischio”. 

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