Evidentemente appassionato di intimo e celluari, un giovane 24enne, tra fine febbraio e i primi di marzo aveva deciso di effettuare raffiche di rapine presso esercizio commercialil di tali articoli. Due rapine in un negozio di intimo di viale Strasburgo (una delle quali tentate) e due in altrettanti negozi di telefonia, uno in via Leonardo da Vinci e l’altro in via Sciuti, per un bottino ottenuto ammontante a circa 2.600 euro in contanti e ben 25 smartphone. Per lui, dopo le dovute indagini condotte dai “Falchi” della sezione Contrasto al crimine diffuso della Squadra Mobile, è scattato l’ordine di custodia cautelare con l’applicazione del braccialetto elettronico.
“Le rapine consumate in un ristretto arco temporale sono apparse attribuibili verosimilmente alla stessa persona per fattezze fisiche e modus operandi dell’autore. L’acquisizione dei filmati registrati dai sistemi di videosorveglianza presi e le descrizioni fornite dalle vittime hanno consentito agli investigatori di ‘scremare’ i sospettati fino a ritenere di pervenire all’identità del colpevole“, spiegano dalla Questura.
UN “MODUS OPERANDI” COLLAUDATO
Ad entrare in azione, seguendo un modus operandi ormai colaudato, un giovane dalla corporatura normale, alto un metro e settanta: “Giungeva in prossimità dei negozi da rapinare a bordo di un motociclo – spiegano dalla Questura -, faceva ingresso all’interno dei locali travisato e indossando un casco e, dopo aver minacciato i presenti anche facendo intendere di essere armato, si impossessava di denaro e smartphone per poi fuggire facendo perdere le proprie tracce”.
LA SVOLTA DELLE INDAGINE IL 4 MARZO