Ricorso ex interinali Amat accolto: ammessi a concorso assunzione autisti

I lavoratori erano stati esclusi perchè sprovvisti del diploma di scuola superiore

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Erano stati esclusi dal concorso per l’assunzione di 100 autisti dell’Amat S.p.A (allargato poi a 300
posti in graduatoria), perchè sprovvisti del diploma di scuola superiore. Adesso, tuttavia, alcuni lavoratori ex interinali dell’Amat che avevano presentato ricorso, vedono accolti i loro reclami.

Infatti, il Tribunale di Palermo, sezione lavoro, in composizione collegiale, composta dal Presidente dr. Fabio Civiletti e dai Giudici dr. Paola Marino e Cinzia Soffientini, con tre ordinanze molto articolate e riccamente motivate, ha accolto il ricorso dei lavoratori. Dichiarato, in particolare, il diritto dei ricorrenti ad essere ammessi alle prove concorsuali, ritenendo sufficiente il diploma di scuola media inferiore per lo svolgimento delle mansioni di autista (parametro 140 operatore di esercizio).

La società Amat non ha dimostrato valide ragioni per la richiesta di titoli superiori a quelli previsti dal vigente sistema normativo. Del resto, i ricorrenti in possesso di specifica patente abilitante alla conduzione di autobus avevano già lavorato per parecchi mesi per la stessa Amat S.p.A, seppur con contratti di somministrazione.

Il commento dell’avvocato Spallitta

“Sono soddisfatta dell’esito del giudizio – spiega l’avvocato Nadia Spallitta – anche in considerazione della difesa dell’Amat, che si è costituita nelle due fasi del giudizio con ben 16 legali per sostenere fortemente le
proprie ragioni; ma soprattutto per questi lavoratori che avevano atteso fiduciosi questo concorso che rappresenta probabilmente per molti di loro l’unica vera chance di essere inseriti stabilmente nel mercato
del lavoro e di superare la condizione di precarietà lavorativa”.

“Si tratta di un risultato importante, soprattutto in questo momento storico di crisi, aggravato poi dal covid che sicuramente lede maggiormente i soggetti più fragili dell’ordinamento. La partecipata del Comune – conclude il legale – dovrà adesso convocare i ricorrenti e consentire loro lo svolgimento delle prove”.