Rientro a scuola in sicurezza, Confasi chiede un database sui contagi

Il sindacato ha trasmesso una lettera ai ministri dell’Istruzione e della Salute Patrizio Bianchi e Roberto Speranza

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Confasi Scuola chiede maggiore chiarezza sulle linee guida per il rientro in aula in sicurezza

Garantire la piena sicurezza sanitaria in previsione del rientro degli alunni in aula: lo chiede il sindacato Confasi Scuola in una lettera trasmessa ai ministri Patrizio Bianchi e Roberto Speranza.
Le preoccupazioni della sigla, espresse ai titolari dell’Istruzione e della Salute, si concentrano attorno alla velocità di propagazione del contagio della variante Delta.
Anche in considerazione delle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico sulla ripresa dell’attività didattica in presenza.

CHIAREZZA SULLE MODALITÀ DI RIPARTENZA

Nello specifico, Confasi Scuola chiede cosa sia previsto nelle linee guida della ripartenza in sicurezza del comparto.
Nella stessa nota, sottolinea inoltre “la disomogenea copertura vaccinale delle regioni per cittadini e per personale scolastico“.  
Un’anomalia che, secondo la sigla, si aggiunge all’ assenza, ad oggi, di un’indicazione precisa relativa agli investimenti sui sanificatori d’aria nelle aule.
Altri disagi sono rappresentati dalla persistenza dalle cosiddette “classi pollaio” e dalle difficoltà irrisolte dei trasporti pubblici.
Inoltre, come si legge nella lettera, la sicurezza sanitaria garantita dal distanziamento e dalle mascherine chirurgiche sarebbe solo “parziale”.
“Basso” o “inesistente”, invece, sarebbe il ricorso alla vaccinazione per gli studenti over e under dodici.

LE RICHIESTE DEL SINDACATO A TUTELA DELLA SALUTE

La priorità di Confasi Scuola è, dunque, la tutela dalla salute.
Non soltanto quella degli insegnanti, ma di tutto il personale scolastico, degli studenti e dei familiari.
Per tali considerazioni il sindacato invita i due ministeri di competenza, tramite i propri uffici, “ad effettuare  un monitoraggio periodico e randomizzato della comunità scolastica“.
Un’azione necessaria per realizzare un database nazionale sui contagi scolastici.
L’organizzazione sindacale chiede inoltre di provvedere alla sistemazione di rilevatori di CO2 nelle aule per la saturazione dell’aria e alla pubblicazione periodica della statistica disaggregata dell’eventuale contagio nelle scuole.