La situazione dei rifiuti nelle strade palermitane non migliora. Le discariche si moltiplicano, ed anche sabato scorso molte strade sono rimaste piene di cumuli d’immondizia perché su 315 netturbini, ne mancavano 101. Più di tre su dieci. Erano assenti per ferie, malattie e permessi 104. Anche nel settore porta a porta si contavano 70 assenze su un totale di 246. Da qui un “normale disservizio”, con tonnellate di rifiuti che sono rimasti nelle strade.
Girolamo Caruso è da tre mesi alla guida della Rap. Ingegnere energetico, ha lavorato per 18 anni all’Enel. Questa estate ha rinunciato alle ferie per rimanere al suoi posto, nel suo ufficio. «Mi chiamano folle ─ dice ─. Io dico solo che amo la mia città». Il neo amministratore delegato ha illustrato ieri ai sindacati il piano industriale dell’azienda. Ed ha spiegato che intende fare della Rap «una grande azienda, capace di gestire i rifiuti di tutta la provincia». Ha annunciato che in programma c’è l’assunzione di 300 operai e 46 autisti. Sulle telecamere che controllano le discariche ha detto che a suo avviso servono a poco: «Ormai le persone sanno che basta fermarsi un po’ più avanti». Però non si capisce di quali telecamere abbia parlato, considerando che la polizia municipale ne ha promesse 50 che non si sono mai viste.
Caruso ha spiegato, invece, una sua strategia contro gli abbandoni. Come scrive Repubblica, pensa a servirsi di guardie giurate, venti per cominciare. Sarebbero da disseminare nei 30-40 punti della città dove si verifica il maggior numero di abbandoni e di migrazioni di rifiuti dai comuni vicini. Il numero uno della Rap ha specificato che ha già fatto i conti: «Mi costerebbero 1 milione, e per smaltire le discariche ne spendo 3». Il compito dei metronotte dovrebbe essere quello di «spaventare gli incivili, Ci sono decine di Comuni che vengono a buttare i sacchi qui. In una nottata di controlli le forze delll’ordine hanno becacto 45 mezzi che scaricavano in zone vietate».