Rifiuti, anche Matteo Salvini twitta le condizioni pietose di Palermo

Gelarda, Salvini, Lega e Tari

Che siamo in una condizione di emergenza rifiuti, a Palermo, è palese agli occhi di tutti. Cumuli e tonnellate di spazzatura praticamente in ogni angolo dell’amata città che un tempo fu persino capitale della Cultura. Strade letteralmente invase tristemente da sacchi di indifferenziata di ogni tipo. Televisori, materassi, mobili accatastati in vari quartieri di periferia, ma il lerciume non disdegna neanche le zone più centrali.

Le rassicurazioni ed i proclami da parte della RAP del recentissimo ripristino del servizio di raccolta tuttavia non stemperano del tutto gli animi e l’esasperazione di una popolazione costretta a vivere una situazione divenuta ingestibile.

Il video di Salvini

Le denunce dei cittadini e di alcuni esponenti politici locali, con ogni mezzo di comunicazione a disposizione, sono cresciute in modo vertiginoso nelle ultime settimane. Giungendo sino al leader nazionale della Lega Matteo Salvini che qualche ora fa, dal suo account ufficiale di Twitter, ha cinguettato un video che documenta una delle tante cataste cittadine di sporcizia lunga un centinaio di metri, precisamente vicino alla chiesa della Madonna di Pompei nel quartiere Bonagia. Oltre la solita postilla (diretta ed indiretta) di invito alle dimissioni dalla carica di sindaco di Leoluca Orlando.

Il protagonista del breve filmato è Igor Gelarda, consigliere comunale e rappresentante in loco di Salvini a Palazzo delle Aquile, che giustappunto il 28 novembre aveva dedicato un breve reportage sul tema dei rifiuti e della paradossale richiesta della Tari da parte del Comune di Palermo. Praticamente un ossimoro. “Palermo è diventata una discarica a cielo aperto – afferma il capogruppo della Lega – Ieri (il 28 novembre, il video originale è datato 29, ndr) ho fatto la richiesta che venisse dichiarato lo stato di emergenza ambientale“.

La clip si conclude con una scena sarcastica di Gelarda intento ad uscire dalla tasca della sua giacca un documento. Quello della Tari e l’avviso di pagamento della seconda rata della tassa sui rifiuti. Argomento in grado di stimolare l’ira funesta di tutta la popolazione palermitana (Gelarda compreso). “A proposito, scusate, anche a voi è arrivato l’avviso per il pagamento della Tari di quest’anno? Cioè, noi dobbiamo pagare il servizio per la raccolta dei rifiuti“.