Due denunciati dai carabinieri della compagnia di Misilmeri per combustione illecita di rifiuti. I Militari del Nucleo Radiomobile, durante un servizio di pattuglia per prevenzione dei reati sul territorio, hanno notato una densa coltre di fumo nero che si sollevava, in contrada Incorvina, da un rogo appiccato per incenerire rifiuti speciali pericolosi, costituiti principalmente da tubazioni in plastica, bombolette spray e pedane in legno.
I due responsabili, un 41enne e un 55enne entrambi operai, sono stati sorpresi dai carabinieri mentre alimentavano le fiamme. Uno di loro era già noto alle forze dell’ordine. I militari li hanno denunciati all’Autorità Giudiziaria e ora dovranno rispondere del reato di combustione illecita di rifiuti.
Sull’area – di proprietà privata – sono in corso accertamenti per individuarne il proprietario e quantificare i danni non solo materiali ma anche ambientali che il rogo potrebbe aver causato. I carabinieri della compagnia di Misilmeri stanno, inoltre, accertando da dove provenissero i rifiuti speciali incendiati.
È doveroso rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente. La loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza.