Nei giorni scorsi a causa di un incendio è andato a fuoco nel palermitano una struttura abusiva adibita a canile gestita da una donna e della quale già in passato si erano interessati le forze dell’ordine ed anche importanti trasmissioni televisive che avevano mandato in onda dei servizi per denunciare lo stato di degrado del posto, ma non è successo nulla, fino alle fiamme che l’altro giorno hanno divorato la struttura dove hanno perso la vita 7 cani ed un gatto e gli altri animali sono stati salvati grazie al pronto intervento delle volontarie e dei volontari che sono accorsi sul posto salvando la vita agli altri cani e gatti presenti nel rifugio abusivo.
“Stiamo preparando una corposa denuncia su quanto accaduto nei confronti della proprietaria della struttura per il reato di maltrattamento”, fa sapere attraverso una nota l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA.. “Ma puntiamo soprattutto il dito contro il sindaco e i suoi predecessori- scrivono gli animalisti– perché pur avendo gli strumenti per un’intervento incisivo contro il randagismo e per giunta senza costruire nuovi canili se ne sono fregati ora del loro comportamento e delle loro negligenze ne risponderanno davanti alla giustizia”.
“Abbiamo tirato via più cani possibili , mettendoli dentro le macchine e al sicuro!”, ha raccontato su Facebook una delle volontarie Roberta Leo intervenuta per i soccorsi. “Le gabbie non si aprivano. Erano sigillate. E questo ci faceva perdere più tempo! Molti dei cani volevamo farli scappare ma rientravano dentro i loro box in fiamme. Cinque cani al nostro arrivo erano già morti bruciati! Abbiamo temporeggiato a far uscire gli altri cani perché non avevamo più posti e i cani erano incompatibili tra loro. È stato un inferno. Abbiamo rischiato tanto. E siamo distrutti. Avevo il cellulare scarico
E la connessione era assente. Ho provato mille volte a fare più video per chiedere più aiuti possibili ma i pali della luce ci cadevano accanto. È stato un incubo”.
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