Alessandro Castellaccio, 40 anni, è stato ritrovato in strada, nei pressi di un bar situato nel centro storico di Tivoli la scorsa domenica, 18 giugno. Lo hanno trovato massacrato di botte, e, trasportato immediatamente al policlinico Umberto I è tato indotto in coma farmacologico per un’emorragia cerebrale. Ma l’uomo non ce l’ha fatta, e dopo sei giorni è morto. Domenica 18 giugno aveva litigato per la musica troppo alta con una comitiva di cittadini romeni che stavano bevendo birra davanti a un bar, situato proprio sotto casa sua. Era tarda sera, quando Castellacci ha invitato il gruppo di tre persone a fare meno confusione.
«Andatevene a casa vostra, qua non potete fare quello che vi pare», avrebbe detto. È volato un pugno, ed è scattata la rissa. I tre lo hanno massacrato di botte. Sono arrivati calci e pugni anche quando l’uomo era già a terra, Sarà l’autopsia a chiarire le cause della morte. I carabinieri avevano denunciato per lesioni gravi un cittadino romeno di 41 anni, di mestiere operaio anche lui residente a Tivoli, che era finito anche lui al pronto soccorso con una prognosi di 25 giorni per ferite al naso e al volto. Ora la procura procederà per omicidio. In via di identificazione gli altri due uomini.
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