Doccia gelata sui dipendenti della Rinascente: nessun accordo e il 31 ottobre si chiude
I sindacati pronti a proclamare per domani e dopodomani due giorni di sciopero con sit-in in piazza San Domenico. Orlando: “La pandemia ha contribuito a creare una trama volta a facilitare il disimpegno della Rinascente nei confronti di Palermo”
“Tanto Tuonò che alla fine piovve” recita il detto. E’ fu così che, nonostante le proteste, i siti e le mobilitazioni di questi ultimi concitati giorni, l’attesa fumata bianca non c’è stata e, a quanto sembra neanche quella grigia. La decisione dell’azienda, in seguito al mancato accordo sul contratto d’affitto con Fabbrica Immobiliare (proprietaria dell’immobile) è di abbassare le saracinesche del punto vendita di via Roma. Giorno dei saluti fissato il 31 ottobre. Una mazzata che, tuttavia non fa desistere i sindacati, pronti a proclamare per domani e dopodomani due giorni di sciopero con sit-in in piazza San Domenico.
CERCASI SOSTEGNO
Intanto i lavoratori sono in agitazione e cercano di allargare la mobilitazione attraverso la petizione “Rinascente Palermo non deve chiudere”. L’obiettivo dichiarato è raggiungere 5 mila firme. Sono stati gli stessi sindacati a scrivere alle associazioni datoriali onde sostenere i circa 300 dipendenti dello store di via Roma, che rischiano di perdere il posto di lavoro. “Siamo certi che, con il coinvolgimento di tutti gli esercenti della zona del centro storico, le associazioni datoriali non faranno mancare il loro sostegno mettendo in campo ogni iniziativa possibile a favore della vertenza“. Di sicuro, al fianco dei dipendenti della Rinascente ci saranno anche i consiglieri comunali, chiamati a raccolta dal presidente di Sala delle Lapidi Totò Orlando e quello della commissione Attività produttive Ottavio Zacco.
SE CHIUDE LA RINASCENTE SI ATTIVA UN DOMINO FATALE PER I NEGOZI LIMITROFI E NON SOLO
“L‘obiettivo di Fabrica Immobiliare sembrerebbe l’acquisizione della licenza commerciale senza i dipendenti, siamo consapevoli che la chiusura della Rinascente, inevitabilmente dequalificherebbe la zona di via Roma con pesanti ripercussioni sia sulle attività commerciali limitrofe e sia su quelle turistiche e alberghiere, attività che in questi anni sono state sicuramente valorizzate dalla presenza dello store Rinascente che funge da volano commerciale per l’intera zona di via Roma e dintorni”. Lo scrivono in una nota delle segreterie di Filcams Cgil e Uiltucs Sicilia.
ORLANDO CONSAPEVOLE DELLA GRAVITA’ DELLA SITUAZIONE
Attento a monitorare la situazione è il sindaco Leoluca Orlando, che ha chiesto ai ministri dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, e del Lavoro, Nunzia Catalfo, la convocazione di un tavolo di crisi al fine di raggiungere un accordo tra Rinascente e la società di gestione dell’immobile di via Roma, di proprietà di Inarcassa-Fabbrica Immobiliare Sgr, per il rinnovo del contratto di locazione. “Si è determinata, infatti – dichiara il sindaco di Palermo -, un’ansiogena tensione sociale poiché le conseguenze di questo mancato accordo hanno delineato la trama di un possibile disimpegno del gruppo Rinascente dalla città, facilitato dalla crisi che colpisce il settore commerciale a seguito della pandemia”.
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