Rincari sugli alimenti, una famiglia con due figli spende 876 euro in più all’anno
A lanciare l’allarme il Codacons, che rivolge un appello al nuovo Governo e alla premier Giorgia Meloni
I rincari si fanno sentire sul bilancio delle famiglie italiane. A causa dell’inflazione solo per mangiare una famiglia con due figli spende 876 euro in più su base annua, con i listini dei prodotti alimentari che a settembre sono saliti del +11,7% sul 2021. Lo denuncia il Codacons, che rivolge un appello al nuovo Governo e alla premier Giorgia Meloni.
L’inflazione ha raggiunto in Italia quota 8,9% determinando una stangata per gli italiani, considerata la totalità dei consumi di una famiglia “tipo”, pari a + 2.734 euro annui; conto che sale a +3.551 euro per una famiglia con due figli – analizza il Codacons. Devastanti i dati sugli alimentari, i cui listini salgono a settembre dell’11,7%: tradotto in cifre, equivale ad una maggiore spesa solo per il cibo pari a +652 euro annui per la famiglia tipo, +876 euro per un nucleo con due figli.
Rincari sugli alimenti: l’allarme Codacons
“Siamo di fronte ad uno tsunami economico senza precedenti, e la crescita dei prezzi al dettaglio è destinata purtroppo ad aggravarsi nelle prossime settimane”. A dirlo è il professor Francesco Tanasi, docente dell’Università San Raffaele Roma e Segretario Nazionale Codacons.
“I rialzi di benzina e gasolio, i cui listini alla pompa sono tornati a salire negli ultimi giorni, assieme ai maxi-aumenti del +59% delle bollette elettriche scattati a ottobre e ai nuovi incrementi del gas alle porte, avranno effetti diretti sui prezzi al dettaglio, portando a nuovi rincari a danno dei consumatori. Le famiglie stanno reagendo tagliando i consumi, al punto che quelli alimentari, in base agli ultimi dati Istat, sono calati del 3,5%, con minori acquisti per circa 5 miliardi di euro”.
Il professor Tanasi quindi rivolge un appello al nuovo Governo e alla premier Giorgia Meloni affinché disponga subito il taglio dell’Iva sugli alimentari e sui generi di prima necessità, in modo da alleggerire la spesa delle famiglie e contenere gli effetti disastrosi dell’inflazione.