Dal Governo nazionale pronti 25 milioni di euro per la riqualificazione di Borgo Nuovo a Palermo. Lunedi si è tenuto un importante incontro a palazzo Palagonia assieme al sindaco di Palermo Lagalla, gli assessori Pietro Alongi, Salvatore Orlando, Maurizio Carta, Alessandro Anello e Aristide Tamajo, il direttore generale, il presidente del consiglio comunale Giulio Tantillo e tutto il consiglio della V circoscrizione presieduto dal presidente Aiello. Borgo Nuovo rientra tra le sette aree territoriali italiane a rischio destinatarie degli interventi del piano di riqualificazione urbana e inclusione sociale, attuato dal governo Meloni. Complessivamente sono stati stanziati 180 milioni di euro, di cui 50 milioni destinati alla Sicilia.
Tra gli interventi previsti c’è la riqualificazione di parco Tindari, parco Robinson, dei campetti di Largo Gibilmanna per i quali già c’era un finanziamento di 300 mila avuto dalla Regione ed ai quali saranno aggiunti 900 mila euro da questi fondi. Poi si procederà alla riqualificazione della chiesa di Piazza San Paolo. E obiettivo dell’amministrazione è sgomberare gli asili di Borgo Nuovo e riqualificarli. Il Comune di Palermo dovrà presentare al governo Meloni le cartelle di progettazione entro il 28 febbraio.
“Si è discusso del piano di riqualificazione urbana strutture sportive e inclusione sociale, un’opportunità importante per far diventare Borgo Nuovo il centro della città”, ha sottolineato il presidente della Qunta Circoscrizione Andrea Aiello.
“Abbiamo sottolineato che bisogna rendere il quartiere di Borgo Nuovo attrattivo – dichiara il consigliere della V Circoscrizione Salvatore Altadonna – , personalmente ho proposto che venga creato un Polo Universitario. Un’idea che è stata apprezzata molto dal sindaco Lagalla e dall’assessore Carta in quanto è chiaro che l’indotto che porta un polo universitario darebbe un beneficio costante al territorio. Siamo disponibili a lavorare insieme per ridare luce a Borgo Nuovo dando centro d’interesse e far sì che il quartiere non sia considerato più periferia”.