Riscaldamento, questo è l’ultimo mese di vita del tuo vecchio impianto: con la nuova legge europea l’anno prossimo dovrai smantellarlo

Stufa a legna - fonte pexels - palermolive.it

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Uno dei metodi di riscaldamento più utilizzati in molte parte del mondo sta per essere vietata, i motivi sono molto seri

La recente proposta dell’Unione Europea di limitare l’uso di stufe e caminetti a legna e a pellet a partire dal 2027 ha generato un acceso dibattito, in particolare nei Paesi Baschi. Qui, il riscaldamento a biomassa è una tradizione radicata, soprattutto nelle zone rurali, e qualsiasi restrizione rischia di avere un impatto significativo sullo stile di vita e sull’economia locale.

La misura proposta da Bruxelles ha l’obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio, puntando a tagliare di un terzo l’inquinamento prodotto da questi dispositivi entro due anni. Tuttavia, l’industria del settore ha sollevato dubbi sulla fattibilità tecnica di tale riduzione in così poco tempo, considerando le attuali tecnologie disponibili.

Le nuove restrizioni potrebbero avere conseguenze pesanti per l’industria della biomassa. Secondo le associazioni di settore, quasi il 100% delle stufe e dei caminetti a legna attualmente in commercio diventerebbe inutilizzabile. Inoltre, circa 11.000 piccole imprese e 200.000 posti di lavoro potrebbero essere a rischio, costringendo molte aziende a cambiare radicalmente le proprie strategie di produzione e vendita.

Di fronte a questa prospettiva, i produttori di caminetti e stufe hanno chiesto alla Commissione Europea di rivedere le tempistiche e le modalità di applicazione delle nuove normative. L’industria del settore ritiene necessario un compromesso che permetta di ridurre le emissioni senza mettere a rischio interi comparti produttivi e il riscaldamento di migliaia di famiglie.

Il rinvio della proposta da parte della Commissione

La presentazione ufficiale della bozza, inizialmente prevista per il 12 febbraio, è stata rinviata. La Commissione Europea ha deciso di prendersi più tempo per valutare le conseguenze del provvedimento, sottolineando che l’intento non è quello di vietare del tutto caminetti e stufe a legna, ma di aggiornare le normative già in vigore.

Al centro della discussione c’è il modello EcoDesign, una normativa europea in vigore dal 2022 che mira a migliorare l’efficienza energetica e a ridurre le emissioni di gas serra nei dispositivi di riscaldamento. Questa regolamentazione ha già imposto standard più rigidi per i produttori, ma la nuova proposta potrebbe renderli ancora più stringenti, con effetti concreti sul mercato.

Stufa a legna - fonte pexels - palermolive.it
Stufa a legna – fonte pexels – palermolive.it

Attese per una regolamentazione meno rigida

Nonostante le preoccupazioni sollevate, i produttori confidano nel fatto che, dopo il rinvio, la Commissione Europea possa rivedere la bozza e proporre misure meno restrittive. Le nuove normative, infatti, dovrebbero tenere conto delle esigenze delle imprese e della popolazione, cercando di bilanciare gli obiettivi ambientali con la realtà economica e tecnologica del settore.

Indipendentemente da quali saranno le decisioni finali, è certo che il settore del riscaldamento a biomassa dovrà affrontare cambiamenti significativi nei prossimi anni. La necessità di ridurre l’impatto ambientale resta una priorità per l’Unione Europea, ma il dibattito su come raggiungere questo obiettivo senza penalizzare interi comparti economici è ancora aperto.