Rischio multe partite IVA, conto alla rovescia per mettersi in regola: non c’è abbastanza tempo e molti rimarranno fuori | Accedi adesso al concordato
C’è un’importante novità per i lavoratori autonomi a partite IVA. Esiste la possibilità di accordarsi con il fisco per evitare guai peggiori
Il ‘popolo delle partite IVA’. Così viene definita la vastissima categoria di lavoratori autonomi o liberi professionisti che da almeno una trentina d’anni reclama un trattamento fiscale meno vessatorio nei propri confronti.
Avvocati, medici, architetti, giornalisti ed altre figure professionali vengono spesso considerati dei privilegiati rispetto ai lavoratori dipendenti e accusati di conclamata disonestà in quanto visti tutti o quasi come dei potenziali evasori fiscali.
La realtà è però ben diversa: come sempre e da sempre esistono professionisti onesti e ligi al pagamento delle tasse dovute al fisco, così come altri viceversa fanno di tutto per eludere il versamento dei tributi ricorrendo a qualsiasi tipo di stratagemma.
Ora però chi non ha assunto dei comportamenti del tutto irreprensibili nel corso degli ultimi anni rischia seriamente di dover pagare multe salatissime. Esiste però per i grandi e piccoli evasori una ciambella di salvataggio lanciata direttamente dal Governo presieduto da Giorgia Meloni.
Rischio multe salate, le partite IVA tremano: c’è un’ultima speranza
L’esecutivo italiano ha infatti deciso di andare incontro alle partite IVA con l’intento dichiarato di chiudere una volta per tutte il contenzioso fiscale aperto con milioni di lavoratori autonomi. La nuova misura presa ad hoc è il concordato fiscale che prevede due vantaggi non di poco conto.
Il primo consiste negli esigui controlli se si riesce ad acquisire la fiducia del fisco, il secondo in una riduzione delle tasse da pagare per i prossimi due anni. Con l’emendamento approvato in Consiglio dei ministri al cosiddetto ‘Decreto Omnibus‘, le partite IVA possono pagare solo le imposte ordinarie senza ulteriori sanzioni per il quadriennio 2018-2022.
Rischio multe, il concordato è una boccata d’ossigeno: tutti i dettagli
Grazie a questa decisione il Governo è in grado di recuperare la maggior quantità possibile di gettito fiscale finora evaso e riuscire così a ridurre il deficit economico. Chi aderirà al concordato fiscale dovrà dichiarare parte delle somme evase e sulla base delle stesse poter pagare un’imposta inferiore a quella da versare applicando gli interessi.
Esiste però una scadenza ben precisa entro la quale partite IVA e autonomi dovranno aderire al concordato. l’ultimo giorno utile è il prossimo 31 ottobre. Tutti coloro che lo faranno in tempo potranno godere di due vantaggi: un’aliquota minore e la possibilità di sanare tutti i debiti contratti con il fisco per il periodo compreso tra il 2018 e il 2022.