Cronaca di Palermo

Riserva d’acqua sotto i Monti Iblei, Schifani invita ricercatore a Palazzo d’Orléans

Sarà convocato nei prossimi giorni, direttamente dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il professor Lipparini, ricercatore dell’Università degli Studi di Palermo che ha eseguito alcuni studi sulla riserva d’acqua a piedi dei Monti Iblei.

Si tratterebbe di un bacino idrico grande circa 17 miliardi di metri cubi d’acqua, nonché la più grande falda acquifera mai scoperta in Sicilia. A portare il caso all’attenzione di Schifani è stato il deputato ARS Nello Dipasquale, il quale ha presentato un’interrogazione parlamentare in merito alla scoperta dell’enorme giacimento di acqua fossile e al suo possibile utilizzo in questo periodo di particolare siccità. GUARDA QUI IL VIDEO

La ricerca

Secondo una ricerca condotta dall’Università di Malta, dall’Ingv e dall’Università Roma 3, nelle viscere dei monti Iblei sono presenti 17 chilometri cubi di acqua a una profondità tra i 700 e i 2.500 metri, un giacimento d’acqua fossile rinvenuto durante le ricerche di idrocarburi. Il bacino è formato da acqua solo in parte debolmente salmastra che potrebbe essere utilizzata per usi irrigui, per gli allevamenti e, con gli opportuni trattamenti, anche a fini idropotabili.

Le dichiarazioni di Schifani

“Siamo a conoscenza dei risultati della ricerca sul mega-giacimento di acqua sotto i Monti Iblei. L’Autorità di bacino della Presidenza della Regione ha chiesto una relazione alle Università siciliane che hanno evidenziato alcune criticità in merito sia alla effettiva utilizzabilità dell’acqua, sia alle difficoltà per il raggiungimento della falda a causa delle caratteristiche geomorfologiche del territorio soggetto a elevatissimo rischio sismico. In ogni caso, non vogliamo lasciare nulla di intentato e per questo, su mio input, il capo della nostra Protezione civile, Salvo Cocina, ha già chiamato il professor Lipparini per un primo contatto e per cominciare a inquadrare i risultati della ricerca portata a termine dall’Ingv e dalle Università di Roma 3 e di Malta”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani

Nei prossimi giorni inviteremo l’esperto a Palazzo d’Orléans per approfondire con lui ogni aspetto della questione. Il mio governo sta lavorando per individuare ogni possibile nuova fonte di approvvigionamento idrico che consenta di attenuare l’emergenza in atto nell’immediato. Nel medio e lungo periodo, l’enorme giacimento potrebbe costituire un risorsa straordinaria, se le analisi ne attesteranno l’utilizzabilità”, conclude il presidente della Regione.

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Redazione PL