Risparmio energetico, quando si potranno accendere i riscaldamenti
Inoltre, il provvedimento dispone che “i valori di temperatura dell’aria sono ridotti di un grado centigrado“. Da 20 a 19 gradi per le abitazioni, da 18 a 17 gradi per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili. Sempre con più o meno 2 gradi di tolleranza.
Le riduzioni e i nuovi limiti temporali, tuttavia, non si applicano agli edifici adibiti a luoghi di cura, scuole materne e asili nido, piscine, saune e assimilabili e agli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e simili per i quali le autorità comunali abbiano già concesso deroghe ai limiti di temperatura dell’aria.
La situazione a Palermo
L’Italia è divisa in sei fasce climatiche in base al clima medio registrato, dalla A alla F. Nelle località più calde, inserite nella fascia A (ovvero le isole di Lampedusa e Linosa, nonché la zona di Porto Empedocle nell’agrigentino), i riscaldamenti si potranno accendere per massimo 5 ore al giorno dall’8 dicembre al 7 marzo. All’estremo opposto troviamo le località più fredde dell’arco alpino inserire nella zona F che non avranno alcuna restrizione.
Palermo rientra nella zona B, con Agrigento, Catania, Messina, Siracusa, Trapani, Crotone e Reggio Calabria. Secondo il decreto, quindi, sarà possibile accendere i riscaldamneti dall’8 dicembre fino al 23 marzo, per 7 ore al giorno. Ma sicuramente, con i rincari del gas e dell’energia per accendere i termosifoni i palermitani ci penseranno due volte.