Palermo, rissa e sparatoria tra famiglie per un incidente: tre arresti

Una faida familiare è sfociata in una rissa con sparatoria a Danisinni.

Lo scorso 16 settembre, in quel di Palermo, due famiglie rivali provocarono una rissa con annessa sparatoria a Danisinni. Il tutto si generò per colpa di un incidente. A distanza di quasi un anno, i carabinieri della Compagnia Piazza Verdi hanno proceduto con l’arresto di tre persone, presunte responsabili della sparatoria e del tentato omicidio nella zona della città palermitana. Le accuse sono pesanti: rissa, lesioni personali, deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, tentato omicidio, detenzione e porto abusivo di arma da sparo.

LE INDAGINI

Le indagini portate avanti dalla polizia, con annesse ricostruzioni dei fatti, hanno evidenziato una vera e propria faida tra i due nuclei familiari Giordano e Gargano. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, a quanto pare, è stato il danneggiamento di un’auto (Ford Fiesta) dei Gargano da parte di uno scooter. Prima della sparatoria, un componente della famiglia dei Gargano, di nome Davide, fu picchiato a sangue perché aveva chiesto spiegazioni sull’incidente. Le percosse subite, la violenza e l’efferatezza, spedirono l’uomo in ospedale nel reparto di terapia intensiva.

L’aggressione non contribuì a distendere gli animi tra le due famiglie. La controffensiva dei Gargano, infatti, non si fece attendere: Antonio, fratello dell’uomo mandato in terapia intensiva, fu protagonista di un vero e proprio raid armato che portò al ferimento di Giuseppe e Gianluca Giordano. Il primo fu raggiunto all’addome solo di striscio mentre il secondo fu colpito ripetutamente a polsi e femore. Antonino Gargano, proprietario illegale dell’arma usata nella sparatoria, si presentò in caserma tre giorni dopo i fatti insieme al suo avvocato.

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