Ristorante, stop ai pagamenti con carta: il governo impone il “regime liquido” | Serve il contante nei negozi

Pagamento contanti - fonte pexels - palermolive.it (2)

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In una società in cui i pagamenti elettronici sono ormai molto diffusi, ora c’è un’inversione di tendenza e tutti cercano i contanti

Le utopie politiche spesso nascono con l’intento di risolvere problemi concreti, ma nella loro applicazione possono generare effetti collaterali inaspettati. L’Unione Europea, negli ultimi anni, ha promosso politiche ambiziose, come il Green Deal e le restrizioni all’uso del contante, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento e contrastare l’evasione fiscale. Tuttavia, le conseguenze di tali scelte stanno emergendo con forza, mostrando i limiti di una visione eccessivamente idealistica.

Tra le misure più discusse c’è la decisione di eliminare progressivamente i motori a combustione, privilegiando le auto elettriche. L’obiettivo è quello di abbattere le emissioni di CO2. Tuttavia, questa transizione ha innescato una crisi nel settore automobilistico, con aziende costrette a riorganizzare interamente la produzione. Inoltre, la carenza di infrastrutture di ricarica e i costi elevati delle auto elettriche hanno frenato la domanda, causando disagi sia ai produttori che ai consumatori.

Un altro esempio di politica idealistica riguarda la limitazione dell’uso del contante a favore dei pagamenti elettronici. L’idea è quella di ridurre l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro, rendendo ogni transazione tracciabile. Tuttavia, la drastica riduzione del contante solleva perplessità, soprattutto per i piccoli commercianti e i cittadini meno avvezzi all’uso della tecnologia.

Se da un lato i pagamenti elettronici offrono maggiore sicurezza e praticità, dall’altro espongono cittadini e imprese a rischi di cyber attacchi. Il settore bancario, inoltre, trae vantaggi economici dalle commissioni sulle transazioni digitali, alimentando il sospetto che la transizione al digitale favorisca più le istituzioni finanziarie che i consumatori.

Il paradosso della sicurezza

Paradossalmente, alcuni Paesi che hanno spinto fortemente verso la moneta elettronica stanno ora rivalutando la necessità del contante. In Svezia e Norvegia, tra le nazioni più digitalizzate d’Europa, le autorità hanno recentemente consigliato ai cittadini di tenere una riserva di denaro liquido in casa. La crescente minaccia di cyber attacchi e l’instabilità geopolitica hanno evidenziato la vulnerabilità dei sistemi digitali.

Dopo il conflitto in Ucraina, i timori di sabotaggi informatici sono aumentati. Le guerre moderne non si combattono solo con armi convenzionali, ma anche attraverso attacchi digitali in grado di paralizzare le infrastrutture finanziarie. Di fronte a questi rischi, il ritorno al contante assume un valore strategico e di sicurezza nazionale.

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Pagamento contanti – fonte pexels – palermolive.it

Utopia o realismo?

Le politiche ispirate a ideali di progresso e sostenibilità devono confrontarsi con la realtà dei fatti. Imporre cambiamenti drastici senza valutare adeguatamente le conseguenze rischia di creare nuovi problemi. In questo contesto, una transizione graduale e pragmatica, che bilanci innovazione e sicurezza, appare l’unica strada percorribile.

L’Unione Europea e i governi nazionali dovrebbero riconsiderare l’approccio alle utopie politiche, privilegiando soluzioni più flessibili e adattabili. Solo così sarà possibile affrontare con efficacia le sfide del futuro, senza sacrificare stabilità economica e sicurezza collettiva.