Si era partito da 4, numero difeso ad oltranza dal ministro Speranza, si voleva 8, numero voluto da molti. Infine si è arrivati a 6. Si parla del numero massimo di persone che possono andare al bar e al ristorante in zona bianca e sedere al tavolo al chiuso. Non ci sono limiti, invece, per le tavolate all’aperto. Dopo avere brigato un po’, il Governo e le Regioni, con un compromesso, hanno trovato la quadra sul numero di persone che al chiuso possono sedere ai tavoli. Nessun limite all’aperto e un massimo di sei al chiuso. Il limite massimo di sei persone può essere comunque superato se appartenenti a due nuclei familiari.
A breve il ministro della Salute Roberto Speranza emanerà un’ordinanza per definire le regole destinate alla ristorazione. Questa nuova disciplina è comunque una sperimentazione che dovrebbe durare due settimane. Inoltre il presidente della conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ha chiesto di valutare l’abolizione di limiti all’aperto anche per le zone gialle.
Nelle prossime ore il monitoraggio dovrebbe decretare l’entrata in zona bianca anche per Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto. Queste ultime si aggiungerebbero a Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Dal 14 giugno, invece, potrebbe toccare a Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia-Romagna e Provincia di Trento. Mentre dovranno aspettare il 21 giugno Sicilia, Marche, Toscana, Provincia di Bolzano, Calabria, Basilicata e Campania. Secondo le stime, l’ultima ad entrare in zona “bianca”, sarà la Valle d’Aosta: presumibilmente il 28 giugno. Inoltre, a quanto pare, gli effetti dell’allargamento delle maglie non sembrano pesare negativamente sui territori: nel Molise, in zona bianca da due settimane, il governatore Toma riferisce che l’incidenza è scesa in sette giorni.