Ritardi sui lavori al viadotto Himera, l’assessore tuona: “Mandare via l’Anas e l’impresa”

Una nube cupa avvolge il viadotto Himera. Dal lontano aprile 2015, anno in cui avvenne il crollo, la struttura non è ancora pronta per essere attraversata dai veicoli. L’autostrada A19 Palermo-Catania dovrà ancora fare a meno del viadotto perché l’Anas ha indicato una nuova data in cui verranno conclusi i lavori, ovvero nel mese di luglio, anche a causa di alcuni rallentamenti dovuti alla pandemia di covid-19.

Il completamento dei lavori, secondo l’assessore regionale alle infrastrutture, Marco Falcone, deve essere gestito dal ministero delle infrastrutture: “Stamane dobbiamo prendere atto di un’amara realtà: i lavori al viadotto Himera subiranno l’ennesimo rinvio di un altro mese e mezzo rispetto all’ultima data indicata dall’Anas per la consegna dell’opera, cioè luglio. Oggi chiediamo al ministero delle infrastrutture di intervenire una volta per tutte: si rescinda il contratto con l’impresa appaltatrice e si sollevi l’Anas dalla responsabilità dell’opera”.

L’appello che viene mandato dall’assessore Falcone è quello di intervenire sull’opera, arrivando ad una conclusione in tempi rapidi, utilizzando come modello il ponte Morandi: “Ai ritardi dovuti all’emergenza coronavirus su cui siamo stati naturalmente comprensivi, si sommano ulteriori rallentamenti che trovano giustificazione solo nell’incapacità di Anas a far rispettare tempi e scadenze. Il ministero delle infrastrutture, adesso, è chiamato a sanare la ferita di un’Italia a due velocità sul piano infrastrutturale. Chiediamo – conclude – che l’impresa e l’Anas lascino il viadotto Himera e che il ministro Paola De Micheli affidi alla Regione il commissariamento dell’opera con poteri sul modello attuato a Genova per il ponte Morandi”.

PAROLA AI SINDACATI EDILI

I sindacati edili, in una nota congiunta, ribadiscono l’importanza di concludere le opere: “Non è più tollerabile l’ennesimo rinvio dei lavori del viadotto Himera. E’ necessario che intervenga urgentemente il governo nazionale e si convochi un incontro con la Regione e l’Anas per trovare una soluzione immediata e mettere fine a questa telenovela ridicola, che pesa come un macigno sul destino dei siciliani “.

A firmare il documento sono il segretario generale della Filca Cisl, Paolo D’Anca e i segretari della Feneal Uil e Fillea Cgil, Francesco Di Martino e Mario Ridulfo, che sottolineano l’importanza di un confronto con tutte le parti: “Basta rimpalli e stop, è arrivato il momento delle responsabilità, ognuno faccia la sua parte. Riteniamo che sia improcrastinabile la convocazione di un tavolo tecnico con tutti gli interlocutori interessati per discutere del viadotto Himera e di tutte le altre opere incompiute perché non è più tempo dello scarica barile, e degli spot ma bisogna passare una volta per tutte delle parole ai fatti”.


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