Ritirati diversi pericolosi lotti di cialde e capsule di caffè
In determinate confezioni di capsule e cialde potrebbe esserci una quantità di ocratossina superiore ai limiti di legge
Il ministero della Salute ha ritirato in via precauzionale diversi lotti di cialde e capsule di caffè, imponendo alle case produttrici di togliere dal mercato determinate confezioni, nelle quali potrebbe esserci una quantità di ocratossina superiore ai limiti di legge. A chi abbia già acquistato alcuni di questi prodotti è stato chiesto di riconsegnarli al punto vendita. Le marche finite sotto la lente degli ispettori sanitari sono le seguenti:
• Caffè Trombetta, capsule di arabica in confezioni da 10, lotto 02AD07B.
• Caffè Consilia, cialde di arabica in confezione da 18, lotto 01DD04B, ecapsule di arabica in confezione da 16, lotti 01ND02B e 01ND03B.
• Caffè Zio d’America, capsule di arabica in confezione da 50, lotto 02CD05B capsule di arabica in confezione da 10, lotto 01CD07B.
Perché le capsule sono pericolose
Il ritiro delle capsule sopracitate, al momento è avvenuto solo in via precauzionale, in attesa di ulteriori indagini. La comunità scientifica da tempo ha assodato i danni che rilevanti quantità di ocratossina possono causare all’organismo. Si tratta di una microtossina molto resistente prodotta naturalmente da alcune muffe. Si può rinvenire in diverse tipologie di alimenti, come cerali, frutta secca, vino e, appunto caffè. L’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, nel 2006 ha concluso uno studio che conferma la genotossicità della sostanza, in grado di danneggiare direttamente il dna umano. L’ocratossina è cancerogena per i reni, ha un’azione nefrotossica, innalza i livelli di proteine nelle urine. Questa tossina, sulla cui presenza negli alimenti l’Unione europea ha imposto limiti molto stringenti, è così resistente da accumularsi nei tessuti delle specie animali, fino al punto da rendere tossica anche la carne destinata al consumo alimentare.