Roberta Bruzzone su Barreca e figlia: “Soggetti paranoici manipolati dalla coppia palermitana”
La criminologa Roberta Bruzzone interviene dopo la prima consulenza psichiatrica su Giovanni Barreca, accusato insieme alla figlia 17enne e alla coppia dei “Fratelli di Dio” di aver ucciso la moglie e i due figli maschi.
“Barreca ha manifestato una patologia persecutoria con un vero e proprio delirio mistico che aveva già manifestato a più riprese anche negli anni precedenti”, commenta la criminologa.
“La figlia 17enne identificata col padre: soggetti psicopatologici”
“Purtroppo temo che questo aspetto di lui sia ampiamente riconoscibile da una condizione psicopatologica probabilmente nello specchio dello schizofrenia paranoide. Probabilmente la figlia maggiore aveva in qualche modo col padre una sorta di legame anche sotto il profilo psicopatologico.
La 17enne, ampiamente identificata con lui, vedeva nel padre il suo punto di riferimento. Entrambi sono due personaggi che hanno certamente una dimensione psicopatologica“.
La Bruzzone su Fina e Carandente: “Manipolatori”
Sulla coppia palermitana formata da Sabrina Fina e Massimo Carandente, dichiara: “Gli altri due sono, a mio modo di vedere, due soggetti con una caratura ben diversa. Più legata alla manipolazione e allo sfruttamento di menti fragili. Fondamentalmente credo che se Barreca, nonostante le problematiche che chiaramente aveva, non avesse incontrato queste due persone sulla sua strada, forse oggi non staremmo parlando di questa terribile strage familiare“.
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