Si è tenuta stamani, a Palazzo delle Aquile, la cerimonia di insediamento del nuovo sindaco di Palermo, Roberto Lagalla. Un momento che ha visto il nuovo primo cittadino ringraziare i Palermitani, sia quelli che lo hanno votato che coloro che non avevano rivolto a lui la loro preferenza. Il monito è quello a “un’equilibrata stagione dei diritti e dei doveri, senza nessun vincolo di appartenenza”.
A sancire la proclamazione il magistrato Simone Alecci, presidente del Comitato elettorale. Questi ha letto la formula di rito. Lagalla era accompagnato dalla sua famiglia.
“Sarò il sindaco di tutti palermitani e di tutte le palermitane”, ha dichiarato nel discorso di insediamento. “A tutti chiedo volontà di lavoro, pazienza e impegno perché solo attraverso questa ricetta potremo fare ciò che i palermitani ci chiedono di fare per la città. Che Dio e Santa Rosalia aiutino Palermo”.
Nel corso della cerimonia il primo cittadino ha inoltre annunciato che domani deporrà una corona di fiori in piazza Tredici Vittime, al monumento dedicato alle vittime di mafia.
“Non capita tutti i giorni di insediarsi a sindaco della quinta città d’Italia. Per me è uno straordinario onore, un privilegio e certamente una grandissima responsabilità, della quale mi auguro di essere degno nei confronti dei cittadini di questa straordinaria città”. Così ha dichiarato un emozionato Lagalla alla stampa, dopo aver stretto tra le braccia il nipotino Roberto.
Tante le emergenze da affrontare. “Già da questa mattina ci metteremo al lavoro”, spiega il sindaco annunciando i prossimi incontri col prefetto, l’arcivescovo e il presidente della Regione.
Con i principali dirigenti dell’amministrazione comunale si procederà da subito a stilare un’agenda dei “primissimi e necessari atti di governo che riguardano il bilancio e le responsabilità connesse alla sua approvazione. Ma anche la situazione cimiteriale. E poi vorrò anche rendermi conto dell’andamento reale degli uffici di questa amministrazione”.
“Nella mia vita ho sempre cercato di valorizzare competenze al di là dell’appartenenza – prosegue Lagalla -. Quindi per me varrà anche all’interno di questa amministrazione lo stesso principio. Chi è competente, chi è capace, deve potersi spendere per la propria città e per il bene comune. I cittadini non hanno colore politico. Devono essere serviti dall’amministrazione in funzione e in relazione alle loro capacità, al loro profilo di autonomia, in relazione alle proprie esigenze e fabbisogni specifici. Sono tutti cittadini, con diritti e doveri. Chi più è attrezzato deve più avere doveri verso gli altri. Chi è meno attrezzato, più deve vivere una equilibrata stagione dei diritti”.
Valori che Lagalla annuncia come fondanti anche per la creazione della compagine all’amministrazione del capoluogo. “Anche sulla squadra di governo per me i requisiti sono competenza ed esperienza. Dopo di che avremo una profilazione degli assessori che sarà tanto critica quanto tecnica”.
Un cenno, infine, alla missiva che Leoluca Orlando ha indirizzato al suo successore. “Mi sono già sentito col sindaco uscente – ha commentato Lagalla -. Lo ringrazio per la lettera che ho trovato proprio qui sullo scrittoio. Non l’ho ancora letta. Credo di comprendere cosa essa riporti. Quella raccomandazione a tenere alta la dimensione dei diritti e il profilo della legalità, oltre che dell’internazionalizzazione, sono elementi che fanno parte come prerequisiti e precondizioni di tutti i possibili candidati. Naturalmente fanno parte, oggi ancora di più, del mio programma e di quello della mia giunta”.
“Ci metteremo a lavoro – conclude il nuovo sindaco di Palermo – per recuperare quello che la giunta Orlando non ha fatto e che noi siamo chiamati a dover fare”.
(Immagini di Elian Lo Pipero)