San Vito Lo Capo, la Romania vince il Campionato mondiale di cous cous

A conquistare la giuria tecnica è stata la ricetta della chef Claudia Maria Catana

Otto i Paesi in gara

Si è conclusa a San Vito Lo Capo la ventiquattresima edizione del “Cous Cous Fest“: a vincere il campionato del mondo è la Romania, alla prima partecipazione.
Ad aggiudicarsi il “Bia Cous Cous World Championship” è stata la chef Claudia Maria Catana, con una ricetta a base di agnello, rabarbaro, bacche di olivello spinoso, cipolla bianca, alloro, panna acida e tuorli d’uovo.
Il piatto, dal titolo “La Transilvania incontra il cous cous” ha conquistato il palato della giuria tecnica, presieduta dalla blogger italo-statunitense Eleonora Baldwin.

OTTO PAESI IN GARA

Il Campionato del mondo ha visto confrontarsi a San Vito Lo Capo ben otto Paesi: Afghanistan, Argentina, Italia, Marocco, Mauritius, Romania, Senegal e Spagna.
A salire sul podio è stata la Romania, ma anche l’Italia ha conquistato un riconoscimento.
Rappresentata dallo chef palermitano Santo Petrocciani, ha ricevuto il “Premio speciale per la migliore presentazione del piatto”.
Bene anche la Spagna, in gara con Juan Carlos Peña Perez, che ha vinto il premio per la ricetta più sostenibile.
La palma dell’originalità, invece, all’Argentina: la giuria tecnica ha premiato la ricetta della chef Lola Macaroff.
Infine al Senegal, rappresentato dallo chef Bamba Barry, il premio “Salute e integrazione” assegnato dal progetto europeo “I-Care”.

LA VINCITRICE

La chef, originaria di Sibiu in Transilvania, è la patron del ristorante “Cucina ai Monti” di Bracciano, in provincia di Roma.
Un ruolo arrivato dopo avere maturato tante esperienze nella capitale al Ristorante “Enoteca La Torre” con lo stellato Danilo Ciavattini e al ristorante “Mirabelle”, una stella Michelin.
La vincitrice è stata premiata dal sindaco di San Vito Lo Capo Giuseppe Peraino e da Luciano Pollini, amministratore delegato della “Bia S.p.A.”, main sponsor del Festival.
“Questa vittoria- ha detto – è un’emozione grandissima che non mi aspettavo”.
“Il cous cous – ha puntualizzato – non fa parte della nostra tradizione gastronomica”.
” Ma in questa ricetta – ha concluso – ho tentato di ideare una preparazione in cui la la semola potesse sposarsi ad alcuni ingredienti che fanno parte della nostra cucina”.