Romania, senatrice contro vaccino sequestra troupe Tg1: minacce e percosse
Inviata in Romania per intervistare la senatrice Diana Iovanovici Sosoaca, nota per le sue posizioni negazioniste della pandemia di Covid-19 e contrarie al vaccino, la troupe di Rai 1 si è trovata al centro di una assurda vicenda
Un’intervista trasformatasi in un incubo. La troupe del Tg 1 inviata in Romania per intervistare la senatrice Diana Iovanovici Sosoaca si è ritrovata ben presto oggetto di sequestro nello studio dell’esponente governativo, che ha allertato le forze dell’ordine. Minacce, accuse e perquisizioni completano il quadro, che la giornalista Lucia Goracci ha definito a “La vita in diretta” come “un crescendo di grottesco”.
Romania, l’intervista finisce in sequestro
La senatrice Diana Iovanovici Sosoaca è nota per le sue posizioni negazioniste della pandemia di Covid-19 e contrarie al vaccino. Davanti alle domande della giornalista Lucia Goracci, i toni divengono subito tesi.
“Saranno tutti giudicati, sarà una Norimberga 2”, asserisce alle telecamere del Tg1 la senatrice. Davanti al gran numero di morti in Italia, uccisi dal virus, obietta: “Dal virus? Perché lei non è morta, perché io non sono morta?”. La senatrice aggiunge di non portare la mascherina e di non essere fortunata, ma semplicemente intelligente. “So che Rai 1 è del Governo”, poi continua.
Insomma, tensione nell’aria ma è la fine dell’intervista che riserva un’amara sorpresa alla troupe. Invitata ad uscire, viene poi bloccata dalla senatrice, che chiude la porta a più mandate. Compaiono così alcuni uomini, tra cui il marito della donna, che impediscono al gruppo di andar via. Iniziano a filmare e chiamano, intanto, le forze dell’ordine, parlando di irruzione e minacce.
“Un crescendo di grottesco”
“E’ stato un crescendo di grottesco – spiega Lucia Goracci -. Addirittura ci hanno perquisito in commissariato perché lei aveva detto: ‘Potrebbero avere droga e armi addosso'”.
Temibili anche la parole del marito della senatrice: “Ha detto a un certo punto in rumeno alla giornalista che era con me, Delia Marinescu: ‘Ora che faccio con voi quattro? Vi butto di sotto?'”.
Riuscita a fuggire in un momento in cui la porta si apre, la Goracci si rivolge alla polizia, intanto giunta sul posto. Passano tre quarti d’ora ma la situazione prosegue. “I criminali diventiamo noi – racconta la giornalista Rai -. Spalleggiato dai poliziotti, il marito mi prende a pugni. ‘Siamo giornalisti’, grido. La polizia lo ferma ma poi lascia la presa. ‘Voi non ci state proteggendo – grido agli agenti – siamo giornalisti, dovevate liberarci e ci state trattando come criminali'”.
Indagine in Romania
Intanto la senatrice ha continuato con le accuse, chiedendo che fossero sottratte le immagini filmate. Insomma, una vicenda che definire incresciosa è poco, destinata a concludersi dopo otto ore grazie all’intervento dell’ambasciata italiana.
La Goracci ha ringraziato il ministro degli Esteri, la diplomazia e l’ambasciata: “La console è arrivata alla prima telefonata”. Intanto, su istruzione del ministro Di Maio, l’ambasciatore italiano in Romania ha chiesto chiarimenti al governo locale. Questi ha condannato “fermamente qualsiasi atto di intimidazione dei giornalisti o di ostruzione del diritto di libera informazione dei cittadini”.
Il primo ministro Nicolae-Ionel Ciuca ha definito l’incidente inaccettabile l’incidente. Il caso “deve essere chiarito con urgenza dalle istituzioni competenti dello Stato”, ha aggiunto. Il ministero degli Esteri romeno ha dunque riferito l’avvio di un’indagine da parte degli organi di polizia giudiziaria romena.
In mattinata, inoltre, il sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, ha sentito sia l’ambasciatore italiano in Romania che l’ambasciatore romeno in Italia. “Nei confronti del marito della senatrice Diana Iovanovici Sosoaca è stato emesso un provvedimento restrittivo”, ha sottolineato.