Il ruggito dell’Etna fa paura: spettacolo di fuoco e lapilli su Catania
Il più grande vulcano d’Europa dà spettacolo e preoccupa al contempo. Si registrano seri disagi nei comuni alle falde fino al capoluogo etneo.
Quando decide di dare spettacolo, sua maestà l’Etna è impareggiabile. Nel pomeriggio, chi ha avuto la fortuna di assistere ai nuOvi quanto preoccupanti fenomeni lo ha fatto a bocca spalancata. Fontane di lava, nubi di cenere e lapilli vulcanici che arrivano fino a Catania. Tutto molto suggestivo ma, come avvertono gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, bisogna andare cauti.
LA SPIEGAZIONE “TECNICA” DEL FENOMENO NATURALE
L’INGV, ha inoltre emesso un comunicato in cui spiega che prosegue l’attività di fontana di lava dal cratere di Sud Est e l’emissione lavica lungo la parete occidentale della Valle del Bove. Punto dove attualmente il fronte lavico ha raggiunto la quota di circa 2000 metri sul livello del mare. Dalla stessa “bocca” emerge un trabocco lavico che ha prodotto un modesto collasso del fianco del cono. Ciò ha generato un flusso piroclastico che si è sviluppato lungo la parete occidentale della valle del Bove. Contestualmente un altro trabocco lavico dal cratere di Sud Ess si sta espandendo in direzione Nord verso la Valle del Leone.L’ampiezza media del tremore vulcanico ed i segnali infrasonici – scrvie l’Ingv – permangono su valori energeticamente elevati.
SERI DANNI E DISAGI FINO A CATANIA
L’Ingv sottolinea che è segnalata la ricaduta di lapilli di grosse dimensioni a Nicolosi, Pedara, Mascalucia, Trecastagni: vere e proprie pietre che stanno causando seri danni e disagi. Ma anche a Catania è in corso una poggia di cenere e lapilli. Dalla città è ampiamente visibile un’altissima colonna di fumo e cenere che ha raggiunto l’altezza stimata di 6.000 metri. L’unità di crisi dell’aeroporto di Catania si appena riunita per valutare la situazione.