SACRED EARTH, il Gemito della Creazione, è il titolo di un’operazione artistica con scatti fotografici satellitari di Max Serradifalco che sarà inaugurata il giorno di Pasqua, subito dopo la funzione religiosa delle ore 10.30, all’interno di un giardino di primavera nello spazio adiacente alla Sacrestia della Chiesa di San Domenico a Palermo.
SACRED EARTH, curata da fra Sergio Maria Catalano OP, nasce come omaggio all’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco del 2015, ispirata al Cantico delle creature di Francesco d’Assisi, dove il Santo Padre ci ricorda l’urgenza di tornare a guardare al nostro pianeta per averne maggiore cura e protezione.
“Alla luce delle parole del Papa, gli scatti di SACRED EARTH – spiega fra Sergio Maria Catalano – spingono a guardare le perlustrazioni terrestri di Serradifalco sotto una nuova luce; interpretando le immagini e giocando di fantasia, si può scorgere come la terra regali figure legate al mondo dell’immaginario biblico. Un’operazione artistico/teologica – prosegue – per tornare ad ammirare la creazione, ricordando che la cura e la salvaguardia nascono essenzialmente da uno sguardo contemplativo di cui l’arte è promotrice. Vedere in un’immagine un’altra figura e scorgerne la sua misteriosa potenzialità racconta la capacità di attingere dalla forza della creazione il sacro naturale. E come ricordava il beato Nicola Stenone: “belle sono le cose che si vedono, più belle quelle che si conoscono, bellissime quelle che si ignorano”.
La mostra nasce dunque dall’idea di condividere in maniera del tutto originale un percorso liturgico, in una cornice prestigiosa come il Pantheon del capoluogo siciliano, che ben si sposa all’arte visiva di Serradifalco, dove la terra è sempre e comunque l’unica protagonista. Una terra madre fonte di vita e di ispirazione divina, di ricchezza, di tutela e di bellezza.
In esposizione sette opere dell’artista paesaggista palermitano, conosciuto e apprezzato da anni per le sue fotografie satellitari, la galleria di immagini dal forte impatto visivo ed emotivo è arricchita da una video installazione, un lavoro inedito, che pone l’accento sulla necessità di allungare lo sguardo proprio sul tema ambientale.
Per Max Serradifalco: “Il connubio tra le proprie opere e il divino è quanto di più interessante possa esserci. E lo è ancor di più se le mie immagini, che fondamentalmente offrono una visione della terra vista dall’alto, possano rimandare anche ad immagini sacre come ad esempio la Madonna con bambino o l’Ultima Cena, in esposizione a San Domenico. Per quanto riguarda la video-installazione la visione invece si ribalta: si parte dal basso per osservare ciò che c’è in alto… il cielo!”.
Il cielo entra a far parte della sperimentazione di Serradifalco per essere elevato a opera d’arte. Una sorta di ready-made spazio-temporale in cui l’osservatore è invitato ad entrare; un invito alla “contemplazione mistica” per ristabilire una connessione cuore, mente, anima e corpo forse troppo smarrita dalla nostra società contemporanea.
L’evento è promosso da Settimana delle Culture ed è realizzata con il contributo di Art Made in Sicily, Vivai Comignano Palermo, MediaCom Servizi per eventi.