Salvini annuncia iscrizione Parler: il social trumpiano chiude subito dopo

il giornalista Andrea Scanzi: ‘Salvini porta sfiga, si è iscritto a Parler che ha chiuso dopo poche ore’

“Amici, da oggi anche su Parler. Happy to be on Parler, love from Italy”. Con questo messaggio ricco di entusiasmo il leader della Lega, Matteo Salvini aveva annunciato di avere aderito alla piattaforma dell’ultradestra tanto cara a Trump. Peccato però che, a causa dei messaggi poco inclini al pacifismo da parte dei fruitori dell’ultradestra, Google e Apple hanno deciso di rimuovere Parler dai loro store, Amazon dai server. Non avendo trovato un nuovo server per ospitarlo, Parler è stato costretto alla chiusura e non è più in rete. La decisione iniziale è stata presa da Amazon, dopo aver trovato 98 post di incoraggiamento alla violenza. Apple ha invece sospeso l’app dall’app store “fino a quando la rete continuerà a diffondere post che incitano alla violenza”. Stessa decisione e con stesse motivazioni per Google.

Il logo di Parler

LA BREVE STORIA DI PARLER…

Un’accelerata alla perentoria decisione dei colossi del web l’ha chiaramente data l’assalto a Capitol Hill da parte dei miliziani di Donald Trump. Dunque, niente social ad hoc per i leghisti e i nazionalisti dell’ultradestra italiani. Volendo fare un pò di cronistoria, Parler è nata nel 2018, ma soltanto da pochi mesi ha raggiunto picchi di notorietà a livello planetario. Dopo il bando di Trump da Twitter, i suoi seguaci e molti sostenitori dell’ultradestra hanno infatti deciso di far diventare Parler il loro social. Si è registrato un moltiplicarsi di adesioni nelle ultime ore a quella che era una piattaforma piccola, con non molti utenti, e sconosciuta fino a un po’ di tempo fa. Dopo l’assalto a Capitol Hill, però, la decisione di estrometterlo dai canali web più importanti.