Condivide il suo dolore e la sua rabbia per aver perso il padre nel tragico incidente di viale Regione Siciliana. Alessio Fuschi, 20 anni, il figlio maggiore di Samuele, non si dà pace per quanto accaduto. Giovane promessa del calcio, è stato tra i primi ad arrivare sul luogo dell’incidente, con il cadavere del padre ancora steso sull’asfalto.
“Papà, non è giusto. Io non ho parole… la nostra famiglia perfetta in tutti i sensi, perché i nostri valori li abbiamo sempre portati in alto…. io 20 anni tu 37 ma di che parliamo, fratelli no padre e figlio. Ero il tuo orgoglio. Amavi vedermi giocare, dicevi sempre ‘Che figlio sistemato che ho’ e sarà sempre così. Ti porterò in alto. Riposa in pace, io però non lo posso accettare… dico ancora svegliati dentro di me. Non dormire. Te lo prometto, lo giuro sulla tua anima: fino a 50 anni gioco, finché le gambe non reggono più. Perché lo dicevi sempre ‘Chistu u me campiuni è…’ ogni gol, ogni gioia sarà dedicata a te papà. Una promessa vita mia, scrivo e piango… solo io so che dolore ho”.
Alessio, sui propri social, si è anche espresso sulla dinamica dell’incidente e sui primi rilievi effettuati che andrebbero ad escludere ogni correlazione tra la presenza della voragine e il tragico avvenimento: “No vabbe, se parli con loro mio padre non ha preso la buca, non è colpa della buca…”.
Foto profilo Facebook Alessio Fuschi