Sanità privata, l’ACAP sospende lo stato di agitazione in Sicilia

Si apre uno spiraglio a seguito della convocazione da parte dell’assessore Giovanna Volo, in programma a Palermo il prossimo 28 marzo

L’ ACAP, Associazione Centri Accreditati Privati Salute, congela la protesta prevista per il prossimo 31 marzo. 
A spiegare le ragioni è il presidente regionale Salvatore Pizzuto, congiuntamente a Lillo Montaperto e Diego Genua, rispettivamente responsabili di AMSA, sigla che riunisce gli Ambulatori Medici Specialisti Associati, e Confcommercio Sanità. 
Insieme a loro, l’intersindacale formata da diciotto sigle che coprono il 90 per cento delle strutture sanitarie in Sicilia.  

LE RAGIONI DELLA PROTESTA 

Lo scorso 24 febbraio l’ACAP era scesa in piazza per manifestare contro la riduzione dei fondi della spesa sanitaria regionale relativa al 2022. 
Tagli quantificabili intorno a 30 milioni di euro, che mettono a rischio l’erogazione di servizi da parte delle strutture convenzionate. 
Oltre ai laboratori d’analisi, ci sono la fisiokinesiterapia e i centri di radiologia che rispondono alle istanze di tutto il territorio siciliano. 

Il presidente siciliano di ACAP Salute Salvatore Pizzuto

Milleottocento strutture private – spiega Salvatore Pizzuto – sparse tra le nove province dell’isola, che assicurano  le cure ai singoli cittadini costretti, senza il nostro supporto, ad affidarsi alle strutture pubbliche”. 
Strutture che, come è noto, non brillano di certo in termini di velocità nell’erogazione dei servizi, a causa delle liste d’attesa caratterizzate da tempi biblici. 
Ragioni che, congiuntamente ad altre criticità –  programmazione, applicazione dei contratti, pagamento delle spese del 2022, per citarne solo alcune – avrebbero dovuto condurre a un’ulteriore azione di protesta da parte delle organizzazioni sindacali coinvolte, in programma per il prossimo 31 marzo. 
Un rischio scongiurato dalla convocazione, fissata per martedì 28 alle 10.00, dell’assessorato alla Salute, guidato da Giovanna Volo

SPIRAGLI DI APERTURA 

“La nostra – precisa ancora il presidente Salvatore Pizzuto – più che una protesta, in realtà, è una richiesta affinché siano date le giuste risorse economiche per la salute dei cittadini che necessitano di cure”. 
Le istanze espresse dalla sanità privata siciliana hanno registrato un’apertura al dialogo da parte dell’assessore Giovanna Volo, che riceverà i rappresentanti sindacali delle strutture sanitarie convenzionate negli uffici di piazza Ottavio Ziino, sede dell’assessorato della Salute della Regione Siciliana.
Un’occasione per ribadire il ruolo nevralgico delle professionalità della sanità privata in Sicilia: non ci sono solo i medici, ma anche i tecnici. 
Senza dimenticare i fisioterapisti che coprono, a differenza dei quanto accade con la sanità pubblica, l’intero territorio isolano. 
La titolare della Sanità in Sicilia ha già chiesto alle Aziende sanitarie provinciali quali siano i fondi a disposizione. 
“Auspichiamo che possa crearsi – afferma Salvatore Pizzuto – un rapporto di confronto e di programmazione della sanità siciliana nel territorio: siamo disponibili ad assumere il ruolo di strutture al servizio dei siciliani”. 
Anche in considerazione del fatto che le strutture sanitarie convenzionate sono presenti in quattrocento Comuni siciliani in modo capillare. 
Senza dimenticare che, pure nelle zone disagiate, figurano almeno due strutture per Comune. 

L’ APPELLO AL GOVERNO REGIONALE 

L’ ACAP manifesta la piena volontà di avviare un’interlocuzione proficua con il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani
“Vogliamo collaborare con lui – sottolinea Salvatore Pizzuto – ed essere utili in un confronto sereno”. 
“Durante la scorsa campagna elettorale – aggiunge – il presidente ha affermato, in più occasioni, che gli accreditati esterni possono assumere un ruolo importante per aiutare a eliminare le liste di attesa e fare più prevenzione”. 

Fonte foto: facebook