Sanremo, il vescovo contro il Festival e Fiorello: “Offeso il mondo cristiano”

Dura reazione del vescovo di Ventimiglia sul Festival che si è appena concluso. Un vero e proprio anatema, che coinvolge anche Fiorello e Achille Lauro

Il vescovo di Ventimiglia, monsignor Antonio Suetta, ha tuonato contro il Festival di Sanremo ed ha preso di mira anche Fiorello. Per il vescovo con le insulsaggini, volgarità e manifestazioni blasfeme esibite durante il Festival è stato offeso il mondo cattolico. Il monsignor probabilmente si riferisce alle performance di Achille Lauro, che con l’abito da sposa col velo bacia un musicista. Uno dei cinque “quadri” in altrettante serate esibiti dal cantautore hip hop, che ha visto la partecipazione anche di Fiorello, vestito da Cristo con le spine. Anche Victoria De Angelis, la bassista dei Maneskin, durante la premiazione nella serata finale si era lasciata andare ad un serie di parolacce a raffica.

COSA HA DETTO IL VESCOVO

Queste le parole del vescovo di Ventimiglia: «A seguito di tante segnalazioni di giusto sdegno e di proteste riguardo alle ricorrenti occasioni di mancanza di rispetto, di derisione e di manifestazioni blasfeme nei confronti della fede cristiana, della Chiesa cattolica e dei credenti, esibite in forme volgari e offensive nel corso della 71 edizione del Festival della Canzone Italiana a Sanremo, sento il dovere di condividere pubblicamente una parola di riprovazione e di dispiacere per quanto accaduto. Il mio intervento, a questo punto doveroso. È per confortare la fede “dei piccoli”, per dare voce a tutte le persone credenti e non credenti offese da simili insulsaggini e volgarità. Ma anche per sostenere il coraggio di chi con dignità non si accoda alla deriva dilagante. E per esortare al dovere di giusta riparazione per le offese rivolte a Nostro Signore, alla Beata Vergine Maria e ai santi. Ripetutamente perpetrate mediante un servizio pubblico e nel sacro tempo di Quaresima».

AFFONDO PER FIORELLO

Alla fine il vescovo ha riservato un affondo anche contro Fiorello. «Quanto al premio Città di Sanremo ─ ha detto ─ attribuito ad un personaggio, che porta nel nome un duplice prezioso riferimento alla devozione mariana della sua terra d’origine, trovo che non rappresenti gran parte di cittadinanza legata alla fede e dico semplicemente ‘non in mio nome’». Indubbiamente una stoccata indirizzata evidentemente allo showman. Che si chiama, appunto, Rosario Maria Fiorello.