L’allenatore del Palermo, Alessio Dionisi, è intervenuto al termine del match valido per la 18ª giornata di Serie B che ha visto la sua squadra inciampare sulla capolista Sassuolo. Queste le dichiarazioni da lui rilasciate ai microfoni della stampa.
“Palermo deludente? Non posso affermare ciò che non penso – ha affermato l’allenatore rosanero -. Se poi parliamo dei numeri c’è poco da dire. Bisogna migliorare sotto quest’aspetto, perché l’unica cosa che conta sono i risultati, la prestazione da sola non basta. Credo – ha proseguito Dionisi – che oggi non si sia vista in campo la differenza che c’è in classifica tra noi e il Sassuolo, ma avevamo indubbiamente davanti una squadra forte. Siamo responsabili dei risultati raccolti e, come già detto, non ho problemi a metterci la faccia. Ma dobbiamo convincerci che possiamo fare di più. Io per primo”.
“Nell’ultimo periodo abbiamo avuto diversi demeriti – ammette il tecnico del Palermo -. L’allenatore può solo allenare e provare a migliorare le prestazioni della squadra, poi capita però l’episodio che sposta l’inerzia. Se prendi gol su punizione da 25 metri non è certo per demerito -spiega -. Giocavamo contro una squadra che ha più gamba e qualità di noi. Le Douaron? Non l’avrei sostituito, ma se non tolgo lui non posso dare spazio agli altri. Oggi non avevamo terzini destri ed è stato improvvisato Baniya che ha comunque fatto bene. Sono soddisfatto dei ragazzi“.
“Rischio esonero? Chiedete alla società. Sentire i cori contro di me non mi fa piacere e non credo di meritarli, ma ci sta visti i risultati. L’allenatore per la gente è sempre il colpevole, se lo sarò anche per la società questa prenderà i provvedimenti che ritiene opportuni. Cambiare l’allenatore è spesso l’atto più semplice, ma non è l’allenatore che può difendere o far gol. Sorrido però mi dispiace, e se dovessi andar via parlerei comunque bene della mia esperienza a Palermo. Sono però convinto che rialzeremo la testa. La società vuole la stessa cosa che vogliono i tifosi e che vogliono giocatori ed allenatore. C’è sinergia in questo. Ognuno ha le proprie responsabilità, io me le sento e tanti me lo ricordano, giustamente. So però di poter camminare a testa alta” – conclude Dionisi -.
LEGGI ANCHE