Saviano sotto processo per diffamazione, “Chiamò la Meloni bastarda”
L’episodio risale al 2020
Ha avuto inizio oggi, a Roma, il processo che vede Roberto Saviano accusato di diffamazione nei confronti del nuovo Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
I fatti
L’episodio risale al 2020, quando lo scrittore e giornalista, intervenendo in una puntata di Piazzapulita, definì “bastarda” l’attuale premier. Il focus dell’intervento riguardava le ong governative:
“Viene solo da dire bastardi. A Meloni, a Salvini, bastardi, come avete potuto? Come è stato possibile, tutto questo dolore descriverlo così? È legittimo avere un’opinione politica ma non sull’emergenza”
Nel novembre dello scorso anno, il gup di Roma ha disposto il rinvio a giudizio.
Salvini si costituisce Parte civile
Il processo è stato aggiornato al 12 dicembre. Parlando ai cronisti, Saviano ha annunciato che Matteo Salvini, il quale non aveva sporto querela per diffamazione, ha tuttavia presentato istanza per costituirsi Parte civile.
Possibile ritiro della querela
Di contro, il legale di Giorgia Meloni ha aperto all’ipotesi di un ritiro della querela, atto che farebbe così venir meno le accuse.