Sbarco con 7 morti a Lampedusa, Orlando: “Tragedia inaccettabile”

Sette migranti sono morti assiderati durante la traversata in mare nel tentativo di raggiungere Lampedusa. Il sindaco di Palermo: “Tragedia inaccettabile”

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Tragedia in mare: sette migranti sono morti assiderati durante la traversata del Mediterraneo centrale tra la Libia e Lampedusa. La tragica scoperta è stata fatta dai militari della Guardia costiera e della Guardia di finanza che nella notte hanno raggiunto un barcone con 280 persone a bordo, in cerca di soccorso dell’Italia. I cadaveri dei primi tre sono stati trovati sul barcone quando è stato raggiunto in mare dai soccorsi. Gli altri quattro migranti sono morti quando la salvezza sembrava ormai vicina, sulle motovedette, poco prima dell’arrivo a Lampedusa, nonostante i tentativi degli operatori sanitari di rianimarli.

LE DICHIARAZIONI DI ORLANDO

“Sette giovani bengalesi sono stati stroncati da ipotermia a poche miglia dalla costa di Lampedusa. Ancora una volta, nell’indifferenza dell’Unione europea, si è consumata l’ennesima inaccettabile tragedia nel Mar Mediterraneo”. Lo ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. “Proprio in queste ore ho inviato una lettera alla nuova Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, sottolineando l’urgenza di istituire RECS, un organismo europeo che si faccia carico del salvataggio delle vite in mare. Un appello che rilancio, con ancora più forza, dopo il dramma avvenuto stanotte. L’Unione europea ha il dovere di lavorare per rendere il Mediterraneo un luogo di pace e di dialogo e non può rimanere indifferente ad un vero e proprio genocidio”.

Orlando ha poi espresso “dolore per la scomparsa di queste giovani vittime e solidarietà all’isola di Lampedusa. La quale, con Palermo e altre decine di città europee fa parte dell’Alleanza Internazionale dei Porti sicuri istituita proprio a Palermo lo scorso giugno. Lampedusa, così come i tanti comuni che devono far fronte agli sbarchi, non possono essere lasciati soli dal governo italiano e dalle istituzioni europee”.

Di seguito la lettera inviata alla Presidente Metsola