Cronaca di Palermo

Scabbia al carcere Malaspina, pericolo contagi tra personale e detenuti

Paura nell’istituto penale per minorenni Malaspina di Palermo per la presenza di detenuti affetti da scabbia. A raccogliere gli allarmi il sindacato autonomo della Polizia Penitenziaria: “Sarebbero stati riscontrati dei casi di scabbia- denuncia Paolo La Corte, segretario del Sappe- chiediamo si d’ora all’amministrazione della giustizia minorile e alle istituzioni che siano attivate tutte le procedure sanitarie previste a tutela dei lavoratori e delle persone private della libertà personale affinché si limiti l’eventuale contagio”.

Per tale motivo, è stato proclamato lo stato di agitazione degli agenti penitenziari in tutta la Sicilia. Le sigle sindacali in generale contestano i ritardi con cui vengono affrontate le tante richieste dei lavoratori. La protesta in questione vedrà unite quasi tutte le sigle sindacali del settore e non solo.

Cosa è la scabbia e come si trasmette

La scabbia è una patologia infettiva della pelle causata da un acaro, particolarmente contagiosa e, di conseguenza, facilmente trasmissibile da persona a persona attraverso il contatto fisico diretto. Il contatto può avvenire tra pelle e pelle, ma anche tra pelle e mucose oppure in maniera diretta con vestiti o lenzuola contaminati.

Il contatto diretto rimane il principale fattore di rischio principale per questa malattia, particolarmente frequente all’interno di nuclei che coabitano un luogo, come in questo caso il carcere. La scabbia è curabile, ma è importante agire rapidamente per evitare il contagio ad altri. Il principale sintomo della scabbia è il prurito intenso, che si può presentare in maniera più acuta durante le ore della notte o dopo aver fatto un bagno caldo, in quanto l’attività degli acari è stimolata dalle temperature più alte.

L’infezione parassitaria si manifesta successivamente con protuberanze di piccole dimensioni che provocano dolore, pustole e vesciche che rischiano di rompersi nel momento in cui vengono grattate. Le aree della cute nelle quali il paziente accusa il prurito possono risultare squamosepiù spesse e ricoprirsi di croste e lesioni dovute all’azione del grattarsi

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Redazione PL