Salvatore Ferrigno, il candidato del centrodestra all’Assemblea regionale siciliana arrestato ieri con l‘accusa di voto di scambio politico mafioso, era scampato all‘attentato terroristico a Fiumicino.
Secondo il racconto di molti suoi compaesani, quel 27 settembre del 1985 Ferrigno si trovata all’aeroporto di Fiumicino. Un gruppo palestinese estremista assaltò l’aeroporto romano provocando uno dei bilanci più gravi: 13 morti e 76 feriti.
Ferrigno, come raccontava ai suoi compaesani durante le feste di piazza, riuscì a salvarsi gettandosi per terra. Venne comunque raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco che gli costarono una lunga convalescenza in ospedale.
Ieri sera avrebbe dovuto tenere il comizio di chiusura della campagna elettorale nella sua Carini.