Scandalo vaccini: minacce di querela tra sindaco Roccamena e Sonia Alfano

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Dopo lo “scandalo vaccini” che ha colpito il Comune di Corleone, si è dimesso il sindaco del paese in provincia di Palermo Nicolò Nicolosi. Quest’ultimo non è l’unico sindaco del comprensorio ad aver usufruito del vaccino. Il sindaco di Roccamena Giuseppe Palmeri, per esempio, si è vaccinato martedì scorso:

Ho fatto il vaccino martedì perché la protezione civile ci ha mandato una lettera in cui ci diceva di fare vaccinare la Coc (Centro Operativo Comunale, ndr) e i membri della Protezione civile – dichiara Giuseppe Palmeri, sindaco di Roccamena, a Palermo Live:. Io sono a capo di tutte e due le cose. Non contento di ciò – continua – un dirigente ha chiamato Sonia Alfano. Quest’ultima è deputata alle vaccinazioni per quanto riguarda la protezione civile, e lei ha detto che i capi possono vaccinarsi. Mi avevano fissato il giorno di vaccinazione per giovedì scorso a Palermo, in fiera, poi il presidente del distretto d40 si è messo in contatto con chi di dovere e gli hanno detto che dovevamo farlo a Corleone. Ho chiesto se fosse arrivata la comunicazione e mi hanno detto sì, ho preso tutto lo staff della Protezione civile e ci siamo vaccinati tutti. Prima di farmi iniettare il vaccino conclude il sindaco di Roccamena – ho nuovamente chiesto al medico se fosse arrivata la comunicazione per quanto riguarda i sindaci e lui ha confermato“.

LA RISPOSTA DI SONIA ALFANO

E’ un falso che io querelerò – commenta Sonia Alfano, funzionario di Protezione civile, a Palermo Live. C’è una chat di servizio in cui ci sono tutti i sindaci inseriti ed è espressamente scritto che i sindaci non possono in alcun modo fare i vaccini. Possono essere vaccinati – ribadisce l’ex europarlamentare – solo i componenti del Coc e i componenti dell’ufficio comunale di protezione civile. I quali devono presentarsi con la determina del sindaco, dal quale si evincano i loro nominativi”.

“I sindaci non possono farlo – spiega Sonia Alfano – non conta che abbiano il doppio ruolo. I sindaci hanno fatto un po’ di casino perché si sono ribellati dicendo che loro sono sempre in mezzo alla strada, che sono a capo del coc. Ma gli è stato ribadito dal mio capo dipartimento (Salvo Cocina, ndr) che non potevano assolutamente farlo. Che potevamo capire le loro motivazioni ma che le disposizioni erano queste. Il primo che si permette di fare il mio nome in maniera indebita – minaccia Sonia Alfano – si troverà a discutere con 8 avvocati e non uno”.

“Si saranno recati in qualche distretto, non sono venuti in fiera. Io non ho autorizzato nessuno, anche perché non potrei autorizzare nessuno. Siccome ora è uscito lo scandalo – prosegue – alcuni sindaci vogliono fare i furbetti e cercano un paravento. Attenzione perché noi abbiamo i messaggi. Non ricordo di aver parlato col sindaco di Roccamena – conclude – ma ho parlato con tanti primi cittadini e a tutti ho ribadito la stessa cosa“.

CONTRORISPOSTA DI GIUSEPPE PALMERI, SINDACO DI ROCCAMENA

Nella circolare non c’è scritto “esclusi i sindaci” – spiega Palmeri – si parla di vaccinazioni di Protezione civile e dei membri del Coc. Su una cosa ha ragione Nicolosi (ex sindaco di Corleone, ndr), siamo stati abbandonati. Se Sonia Alfano ha dichiarato che lei non ha detto che noi capi della Coc ci potevamo vaccinare, io la denuncio…”

Sulla vicenda “scandalo vaccini” abbiamo sentito anche il primo cittadino di Contessa Entellina Leonardo Spera. Anche lui è stato vaccinato, ma non in qualità di sindaco.

Mi sono vaccinato dopo che sono stato chiamato dall’Asp, non mi sarei mai permesso di farlo arbitrariamente. Personalmente – spiega Spera – ho fatto il vaccino in qualità di operatore del 118 dopo regolare registrazione e non da Sindaco. Il vaccino lo hanno fatto alcuni componenti dell’amministrazione comunale di Contessa in quanto componenti del Coc. Sulla vicenda di Corleone e lo scandalo che si sta generando non mi posso esprimere – conclude il sindaco – anche perché essendomi vaccinato per mezzo del 118 sono estraneo alla vicenda. Ciò che posso affermare è che i sindaci dovevano essere tutelati maggiormente perché stanno tutto il giorno a contatto con la gente“.