Nei 76 milioni di euro destinati ai lavori del collettore fognario Nord Occidentale di Palermo è prevista la realizzazione di uno scarico fognario nell’area marina “Capo Gallo-Isola delle Femmine. I cittadini, però, non ci stanno e domenica alle ore 19 ci sarà un’assemblea cittadina in via Barcarello, difronte l’area commerciale Iancura.
“Non consentiremo a nessuno di distruggere una ricchezza ambientale di incommensurabile valore – afferma Simone Aiello, consigliere della VII Circoscrizione -. La scelta della Giunta Lagalla è inaccettabile! Non si può pensare di utilizzare il collettore nord per confluire in Area Marina Protetta i reflui, seppur “depurati” di 200.000 abitanti e al contempo le acque meteoriche di mezza Palermo. Una quantità così enorme di acqua dolce, a prescindere che sia depurata o meno, distruggerebbe l’ecosistema dell’AMP. Cosa resterebbe delle praterie di Posidonia? Sarebbe un altro disastro ambientale! La Posidonia produce tanto ossigeno e protegge gli habitat del Mare. La Posidonia assorbe più CO2 degli alberi terrestri. Inoltre chi ci assicura che le canalizzazioni dei reflui provenienti da fondo Verde non si disperdano in falda come purtroppo è accaduto nell’estate del 2023? E poi, per risolvere gli allagamenti di Mondello bisogna intervenire con opere strutturali sul posto, non pompando acqua a Sferracavallo!
Esistono delle alternative – conclude Aiello – studiate da tempo e che l’attuale giunta non vuole tenere in considerazione. Ebbene, chi ama il nostro Mare, la nostra Area Marina Protetta, e ha appoggiato l’attuale giunta di Palermo si faccia sentire e dica ai propri eminenti referenti politici di cassare questa scellerata scelta”.