Sicilia zona gialla da oggi, lunedì 30 agosto, con regole e misure più rigide per scongiurare nuovi contagi da Coronavirus. Dopo la firma dell’ordinanza il 27 agosto scorso da parte del Ministro della Salute Speranza, scatta quindi il passaggio di colore dalla zona bianca.
Ma andiamo dunque a vedere le nuove regole della zona gialla. Se in zona bianca all’aperto le mascherine non sono più obbligatorie, salvo per 55 Comuni siciliani, in zona gialla invece tornano ad essere obbligatorie fatta eccezione per i bambini sotto i sei anni e chi ha una patologia incompatibile con l’uso della mascherina.
In zona gialla sono consentiti tutti gli spostamenti: all’interno del proprio Comune, tra Comuni diversi e tra regioni. Niente coprifuoco, quindi non ci sono limiti di orari alla circolazione e non è più necessaria l’autocertificazione. Ci si può spostare per raggiungere le seconde case fuori regione, a prescindere dal colore della regione di provenienza e di quella di arrivo.
I bar e ristoranti al chiuso possono effettuare servizio al tavolo, ma solo presentando il Green pass. Sia all’interno del locale che all’esterno sarà consentito far sedere un massimo di 4 persone per tavolo.
I negozi nei centri commerciali sono aperti nel weekend e nei giorni festivi; anche tutte le altre attività sono aperte, pur nel rispetto delle norme anti-Covid.
Per quanto riguarda gli eventi sportivi, “in zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all’aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida adottate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana, sulla base di criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico”.
Alcune attività al chiuso restano possibili, ma sarà necessario avere il Green pass (in caso di vaccinazione valido 15 giorni dopo la prima dose): ristoranti e bar al chiuso per il consumo al tavolo; eventi congressi e fiere; piscine, palestre e centri benessere; spettacoli; centri termali, parchi a tema; sale da gioco, scommesse e casinò; concorsi.