Vaccini, scendono in campo i medici di famiglia: tre regioni pronte a partire

Accordo raggiunto tra Governo, Regioni e sindacati per il coinvolgimento dei medici di famiglia nella campagna vaccinale

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È stata siglata l’intesa tra Governo, Regioni e sindacati per il coinvolgimento dei medici di medicina generale nella campagna di vaccinazione anti Covid. La platea di cittadini che saranno vaccinati, e i compensi per i medici sono due argomenti che saranno definiti negli accordi regionali. Attualmente sono stati già sottoscritti in metà delle Regioni. Sarà la struttura commissariale a fornire le dosi e i medici dovranno aggiornare l’Anagrafe vaccinale.

VACCINO ASTRAZENECA

In Italia saranno 35mila i medici di famiglia che daranno il loro contributo alla campagna vaccinale. Fra i vaccini disponibili attualmente, sarà somministrato AstraZeneca, che per le modalità di conservazione è il solo utilizzabile in totale sicurezza nell’ambito della medicina generale. Inoltre, ci sono fondate probabilità che già nei prossimi giorni arrivi l’atteso chiarimento di Aifa, con il via libera per il suo impiego su persone fino ai 65 anni anche con patologie o condizioni che non sono associate a rischio elevatissimo in caso di infezione da Covid-19.

SI PARTE In TRE REGIONI

Tra le prime regioni a partire ci sono Toscana, Emilia Romagna e Lazio. In quest’ultima regione l’avvio delle prime somministrazioni è previsto agli assistiti 65enni, ed ai 4mila medici di medicina generale che hanno aderito, saranno distribuite le prime 80mila dosi. Il protocollo prevede che ad ogni medicosiano destinate venti dosi a settimana, e tutto funzionerà come per la campagna antinfluenzale. Nel Lazio saranno i medici a chiamare i loro assistiti, a partire dai nato nel 1956. Comunque la modalità e la priorità nelle vaccinazioni varieranno da regione e regione, e saranno stabilite in funzione degli accordi che si faranno in loco.