Dopo una lunga attesa, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, stamani ha presentato la squadra di governo. Luca Sammartino (Lega) è il vice presidente. “Si conclude questa fase abbastanza lunga non dovuta a me, ma alle lungaggini procedurali per i conteggi degli eletti e perché la legge prevedeva il giuramento davanti all’Assemblea e ho dovuto aspettare”. Così Schifani ha spiegato alla stampa nel corso della conferenza a Palazzo d’Orleans.
“Da oggi si parte, ci aspettano appuntamenti di grandissima urgenza ed emergenza, abbiamo un agenda molto fitta. Abbiamo delle sfide da tremare i polsi, come la parifica del rendiconto 2020; il rendiconto e parifica rendiconto 2021; la chiusura del bilancio 2022; la programmazione della legge di bilancio per il 2023; gli interventi sul Pnrr; programmi comunitari con chiusura 2023; forme di aiuto per imprese e famiglie; confronto sul Mef per contenzioso da 600 milioni. Finalmente si parte, compatti e coesi. Cercheremo di approvare norme per sveltire processi decisionali”.
“Sarà una sfida perché occorrerà intervenire sia sul piano legislativo, ma anche su quello della burocrazia, che io rispetto – ha proseguito Schifani -. Ho istituito un comitato per vigilare sulla situazione del Pnrr: lavoreremo anche sul controllo dei flussi finanziari e costituirò un organo ristretto e autorevole, composto da persone di altissimo profilo istituzionale per verificare eventuali anomalie e scongiurare ogni rischio di aggressione della criminalità organizzata. Perché la mafia non è né di destra né di sinistra, ma punta soltanto a tutelare i propri interessi”.
L’ufficializzazione delle deleghe arriva al termine di giornate molto intense, nelle quali non sono mancate le tensioni. Da un lato quelle con Fratelli d’Italia sulle nomine degli assessori, dall’altro quelle in seno a Forza Italia. Nella serata di ieri, un comunicato stampa ha infatti annunciato la costituzione di un gruppo composto dagli onorevoli Tommaso Calderone, Nicola D’Agostino, Michele Mancuso, Riccardo Gennuso e Gianfranco Miccichè. Quest’ultimo con la funzione di capogruppo provvisorio. Poco dopo, la formalizzazione di un altro gruppo di Fi con il presidente della Regione Renato Schifani, Edy Tamajo, Marco Falcone, Riccardo Gallo Afflitto, Luisa Lantieri, Margherita La Rocca Ruvolo, Gaspare Vitrano, Stefano Pellegrino. A quest’ultimo il ruolo del capogruppo.
“Ciascuno si assume le proprie responsabilità, i parlamentari sono stati eletti in base al programma del centrodestra e del candidato presidente Schifani, poi ogni singolo soggetto è libero di decidere”. Così Schifani ha dichiarato stamani. “Nella chat aperta dalla segretaria di Miccichè risultava una convocazione del gruppo parlamentare. Ci siamo convocati e si è deliberato all’unanimità per l’elezione del capogruppo Stefano Pellegrino. Ritengo che le procedure siano state totalmente rispettate. Poi ho appreso dalla stampa che era stato costituito un altro gruppo”.
“Non ne ho parlato ancora con Berlusconi, ne ho preso atto ieri a cose fatte”, ha aggiunto il governatore.
“Sono impegnato a dare il massimo in questa avventura al quale sono stato chiamato dai partiti del centrodestra e per garantire l’unità della coalizione nella mia azione di governo e in quella politica di coordinamento”. Così ha detto Schifani nel corso della conferenza stampa. “Ho scelto persone di livello, che hanno esperienza e che daranno il massimo“.
“Interverremo anche sulla rotazione dei direttori generali, nella logica del raggiungimento dell’efficienza”, ha aggiunto. “Mi metto a disposizione della mia terra – ha concluso il presidente – per assicurare ai siciliani un cambiamento che si traduca in una maggiore efficienza amministrativa, crescita del Pil, attrazione di investimenti e aumento dei posti di lavoro che porti i giovani a non lasciare la propria terra. Garantiremo il massimo contrasto alla criminalità organizzata, con un’azione di governo rigorosa anche nei confronti dei reati contro la pubblica amministrazione”.
Foto di Salvo Annaloro