Sciopero AMAT, a fine mese l’ultima spiaggia dell’incontro sindacati-azienda: “Dopo niente più spazio di mediazione”

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Sciopero AMAT rimandato ma non annullato. Questo l’annuncio dei sindacati di categoria al termine dell’incontro con l’azienda, tenutosi ieri in Prefettura, con l’obiettivo espletare il tentativo di conciliazione ed evitare conseguentemente la protesta in programma per il 7 settembre.

“Speravamo che l’azienda portasse finalmente proposte utili per confermare l’impianto contrattuale sottoscritto a Giugno scorso e questa volta con l’avallo del socio unico – si legge in una nota -. Ma nonostante le speranze e la presenza del Dottor Maneri che rappresentava il Comune di Palermo, le proposte e le richieste della controparte vertevano sulla promessa che si sarebbe valutato una parte dell’accordo dopo l’approvazione del bilancio aziendale e la presentazione del piano industriale aziendale”.

“Abbiamo fortemente respinto fino alla fine anche le pressioni della Prefettura affinché si scongiurasse lo sciopero – dicono i sindacati – ma alle condizioni dettate dall’Azienda abbiamo sempre risposto con un no secco. Quando sembrava che ci si stesse avviando alla chiusura della riunione, il Presidente Mistretta per la prima volta si è assunto la responsabilità, convincendosi, di sostenere la fattibilità presso il socio per l’intero impianto di rivendicazione già sottoscritto”.

Sciopero AMAT rimandato

Si è così deciso di differire lo sciopero alla data probabile del prossimo 17 ottobre. Prima però ci sarà, a fine settembre, un nuovo incontro con l’azienda. “L’ufficio Prefettizio ha apprezzato la nostra decisione di dare ancora una ultima chance alla controparte a beneficio dell’utenza cittadina – chiariscono i sindacati – ma abbiamo evidenziato che l’eventuale ed ulteriore negazione da parte del Comune nel corrispondere ai lavoratori quanto rivendicato non lascerà più spazio ad ulteriore mediazione. Con questo atto di responsabilità, anche la Prefettura non potrà che condividere le nostre ragioni qualora a fine settembre non si dovesse raggiungere un accordo”.

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