Sciopero autotrasportatori, Confcommercio Sicilia: “Protesta giusta, ma effetti deleteri per interi settori”

“Andando avanti così, conteremo presto altre vittime tra le piccole e medie imprese siciliane”. Così il presidente regionale Confcommercio Sicilia Gianluca Manenti

sciopero confcommercio

Lo sciopero degli autotrasportatori si traduce in effetti a valanga per il commercio, la distribuzione e non solo. Comparti anche questi messi in crisi dall’aumento dei prezzi dell’energia. Grandi e piccole imprese ci hanno manifestato le loro difficoltà.” Così il presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, che ha partecipato oggi pomeriggio al vertice con i presidenti delle confederazioni provinciali tenutosi a Marsala.

“Si comincia, tra l’altro – ha proseguito Manenti – a registrare qualche difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime. Ma, più nel complesso, senza escludere anche l’avvio del conflitto bellico in Ucraina, è il quadro generale che risulta essere disarmante”.

Sono intervenuti, tra gli altri: Pietro Agen, presidente provinciale di Catania; Pino Pace, presidente provinciale di Trapani; Giuseppe Caruana, presidente provinciale di Agrigento, in collegamento da remoto; Elio Piscitello, presidente provinciale di Siracusa; il direttore regionale Enzo Costa.

È una situazione complicata – evidenzia ancora il presidente regionale Confcommercio – se si pensa che le aziende di autotrasporti curano il 70% del commercio. Stiamo subendo i contraccolpi di una protesta giusta ma che avrà effetti deleteri per interi settori. Ci aspettavamo, dopo due anni di pandemia, che si ricominciasse a marciare lungo la direzione del rilancio economico e non certo un inasprimento delle condizioni che mettono a rischio la prosecuzione delle attività di molte delle imprese sopravvissute all’emergenza sanitaria. Chiediamo al Governo regionale una forte presa di posizione nei confronti del Governo nazionale. Le risposte devono arrivare immediatamente. Perché il rincaro dei costi dell’energia ha fatto lievitare tutti i prezzi. E, andando avanti così, conteremo presto altre vittime tra le piccole e medie imprese siciliane impossibilitate a sostenere la recrudescenza del fenomeno legato al caro bollette”.

SITUAZIONE CRITICA ANCHE A PALERMO

Anche nei supermercati di Palermo stanno cominciando a scarseggiare alcuni prodotti freschi. Situazione problematica anche al mercato ortofrutticolo, come ha spiegato a Palermo Live il responsabile Alberto Argano. “Sino a martedì siamo riusciti a rifornirci e riempire le celle frigorifere. Per quanto concerne mele e pere provenienti dal nord abbiamo autonomia per un’altra settimana. Dopo di ciò andiamo in tilt. Per i prodotti esotici di importazione abbiamo il blocco: non abbiamo più nulla. Per le città della Sicilia orientale abbiamo il blocco, quindi da Catania, Ragusa, Vittoria e Licata da venerdì non potremo fornire più prodotti“.

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