Calcio

Scomparsa Schillaci, dagli ex compagni Corini e Tacconi a Massimo Ferrero: il ricordo commosso di chi gli ha voluto bene

In concomitanza con i suoi funerali, che si terranno oggi (venerdi 20 settembre alle ore 11:30 presso la Cattedrale di Palermo -ndr) arrivano le dichiarazioni di alcune personalità del mondo del calcio che hanno condiviso con Totò Schillaci parte del suo percorso calcistico e di vita. Da Eugenio Corini e Stefano Tacconi, che lo hanno conosciuto ai tempi della Juventus, all’ex Presidente della Sampdoria, nonché noto produttore cinematografico, Massimo Ferrero. Ecco il loro ricordo e i loro aneddoti legati allo Schillaci calciatore e uomo.

Corini: “Io ero solo un ragazzino, lui un idolo assoluto”

Eugenio Corini al Giornale di Sicilia: “Ho vissuto le ‘notti magiche’ come un ragazzo che era stato acquistato dalla Juventus e vedeva i suoi idoli giocare. Un’estate straordinaria, tutti a fare il tifo per l’Italia – ha ricordato l’ex Palermo –. Conoscerlo di persona mi ha emozionato perché ero un ragazzo di vent’anni. Conobbi un ragazzo straordinario, con una grande disponibilità. Io ero un ragazzino e lui un idolo assoluto. Poi, Palermo – Juve del 1990 (3-1) in cui Schillaci segnò e Corini scese in campo:La città, la sua città, lo accolse come un eroe nazionale – ricorda ancora il “Genio” –, come Totò, soprattutto in quel momento, perché era all’apice della sua carriera. L’orgoglio dei palermitani era grande per ciò che era riuscito a fare”.

Tacconi: “Alla Juve lo presi sotto la mia ala protettiva”

Tacconi a La Stampa: “Ho un ricordo dolce, di amicizia vera, abbiamo condiviso insieme tanto – afferma l’ex portiere -. Sì, era come un fratello. Anche se quando era arrivato alla Juve, ora posso dirlo, era diventato praticamente il mio figlioccio. Era spaesato, preoccupato, non capiva come fare ad ambientarsi e io da capitano l’avevo preso sotto la mia ala protettiva. Rissa con Baggio? Tutto vero – risponde Tacconi –. Totò attraversava un periodo difficile, era spesso agitato. Roby lo ha visto nello spogliatoio che leggeva il giornale e per scherzare aveva cominciato a dare schiaffetti sui fogli. “Minchia” una volta, due volte, poi tre… Alla fine gli ha tirato un pugno. E Boniperti multò tutti”.

Ferrero: “Un’icona del calcio, nessuno più come lui”

Massimo Ferrero a TuttoMercatoWeb: “Ho avuto la fortuna di conoscerlo: è stata e sarà per sempre un’icona del calcio. Mi meraviglio che qui oggi non ci sia chi ci dovrebbe essere. Purtroppo in azzurro – afferma Ferrero – attualmente non vediamo più calciatori come lui e infatti abbiamo mancato la qualificazione a due Mondiali consecutivi. A Totò dico “Hai un nipote che gioca a calcio (Francesco Di Mariano del Palermo, ndr) metti una mano su di lui è fallo diventare il nuovo Schillaci”.

Persone come lui nel mondo del pallone non se ne trovano più – spiega l’ex Presidente della Samp – perché è un mondo che è cambiato molto. Lui è la dimostrazione che quando fai capire di essere in grado di fare qualsiasi cosa, di realizzare i sogni, il Signore ti chiama perché ti vuole con se. Perché i migliori li vuole al suo fianco… E questo mi fa proprio incazzare” – conclude -.

Fonte Immagine: juvefc.com

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Redazione PL