Sconto IRPEF 2024 cancellato, il Governo penalizza le classi in difficoltà: programmato l’aumento tasse
Cancellato lo sconto Irpef, ormai il Governo ha deciso che penalizzerà alcune classi che saranno veramente in difficoltà.
Ancora una volta non ci sono buone notizie per le famiglie italiane che sono piuttosto preoccupate anche per il prossimo anno. Si sperava che l’economia italiana avesse uno scossone e alcuni cambiamenti che andassero a favore dei contribuenti, ma le previsioni sono state disattese dalle notizie sulla Nuova Legge di Bilancio.
Il contesto economico in cui gli italiani si muovono è estremamente incerto con una serie di crescenti difficoltà a cui occorre far fronte.
Ma proprio in questo clima di preoccupazione arriva un annuncio che non piace affatto ai cittadini e che probabilmente farà letteralmente indignare alcune classi che sono in grandissima difficoltà a livello economico.
Semplice immaginare che il messaggio che è arrivato è sul tanto atteso sconto IRPEF che invece non ci sarà affatto e quindi in alcun modo verrà alleggerito il carico fiscale di alcune classi che risulteranno essere molto più vulnerabili di altre. Occorre però capire quali saranno i provvedimenti che verranno presi a riguardo.
Chi rischia di pagare di più: le fasce di reddito nel mirino
Al primissimo posto per quello che riguarda i punti critici della riforma ci sono le modifiche è la scelta delle classi di reddito che risentiranno maggiormente delle decisioni in merito alla manovra. Il Governo starebbe cercando di arrivare a compensare i mancati incassi che si sono avuti nelle altre manovre fiscali e la soluzione sembrerebbe essere un netto aumento del peso fiscale per una specifica fetta della popolazione.
I candidati ad avere maggiori problematiche dalla nuova riforma sono le famiglie con redditi che sono compresi tra i 28 mila euro e i 50 mila euro all’anno, insomma quello che viene comunemente definito ceto medio. Sena considerare poi u rincari generali di cui si parla da tempo e che proprio nei prossimi mesi potrebbero essere messi in atto.
Il grande rimando: il taglio IRPEF slitta ancora
Ma occupiamoci adesso del nodo della questione, ovvero il taglio dell’IROEF che era stato promesso ma che, attualmente è stato ancora rimandato. La riduzione al 35% è stata spostata al 2026, per via di previsioni che vorrebbero i conti pubblici, molto più stabili di quello che saranno nel 2025. L’aliquota si sarebbe dovuta assestare al 33%, con il secondo scaglione che sarebbe arrivato a 60 mila euro, ma l’assenza di risorse ha fatto accantonare l’idea, almeno per il momento.
I cittadini che speravano nella tanto attesa riduzione, sono rimasti a dir poco delusi e il taglio mancato si potrebbe trasformare addirittura in un aumento del peso fiscale. Al momento non vi sono stati annunci di nuove aliquote, quindi occorrerà attendere alcuni mesi prima di capire che strada si seguirà.