Scene da guerriglia urbana allo stadio Euganeo durante la finale di andata di Coppa Italia di serie C Padova-Catania. Un gruppo di ultras siciliani, durante l’intervallo, ha sfondato il cancello del proprio settore entrando nella tribuna occupata dai biancoscudati, lanciando fumogeni e distruggendo gli striscioni. Altri hanno fatto invasione di campo, lanciando da lì i petardi. Immediato l’intervento delle forze di polizia, con cariche nella curva nord per fermare la violenza.
Otto agenti feriti per sedare gli scontri. Ad avere la peggio, il dirigente della polizia responsabile del servizio che è ricoverato in terapia intensiva a Padova per un malore cardiaco.
Gli agenti, dopo aver evitato il contatto tra le due tifoserie, hanno bloccato tre tifosi etnei, arrestati per resistenza aggravata: si tratta, rispettivamente, di due 40enni e un 41enne, con precedenti per associazione mafiosa, rapina, stupefacenti, reati da stadio, reati contro la persona e contro il patrimonio, e già destinatari di provvedimenti di DASPO. Tra questi anche la persona che ha consentito l’invasione di campo aprendo il cancello.Un quarto tifoso catanese è stato arrestato grazie all’attività delle Digos delle questure di Padova e Catania mentre, questa mattina, si stava imbarcando su un volo per Edimburgo in partenza dall’Aeroporto di Milano Linate. Un quinto tifoso catanese, coinvolto nei fatti di ieri, è stato da poco arrestato a Catania.