Scontro tra Burioni e Le Iene: sequestrati due “servizi diffamatori”

Al centro il presunto conflitto d’interessi di Burioni nella questione degli anticorpi monoclonali come possibile soluzione contro il Coronavirus

Il tribunale di Milano ha disposto il sequestro dei servizi de Le Iene che accusavano Roberto Burioni di conflitto di interessi. A darne notizia è stato Burioni sulla sua pagina Facebook. La denuncia fatta dal virologo per diffamazione, si riferiva a due servizi mandati in onda dal programma Mediaset lo scorso giugno. Li aveva giudicati lesivi della sua reputazione, in quanto veicolavano «il falso messaggio per cui le opinioni scientifiche di Burioni in tema Covid-19 siano orientate da interessi economici occulti».

LE OSPITATE A “CHE TEMPO CHE FA” DI FABIO FAZIO

I servizi de Le Iene si chiedevano se ci fosse un conflitto di interessi tra le ospitate di Burioni al programma Che tempo che fa, di Fabio Fazio. Nei suoi interventi in qualità di professore universitario, aveva elogiato più volte la bontà degli anticorpi monoclonali come terapia anti-Covid. Definendoli «una speranza nuova che si apre». Però lui è anche consulente di due case farmaceutiche, la Fides Pharma e la Pomona, di cui l’ultima produce e commercializza prodotti biotecnologici e farmaceutici, tra cui brevetti di anticorpi monoclonali. Nei loro servizi Le Iene si domandavano: «Burioni aveva un interesse non strettamente scientifico a parlare bene di questa terapia? E a screditare l’altra, quella col plasma iperimmune da lui definita «difficile e costosissima da preparare» e potenzialmente «rischiosa»?

BURIONI SU FACEBOOK

Burioni, nel dare notizia su Facebook della decisione del tribunale di Milano, ha definito i video sul suo conto «tanto falsi quanto diffamatori». Ed ha aggiunto: «Mi accusavano – mentendo – del comportamento più grave per un medico e per uno scienziato: farsi guidare dal proprio interesse e non dal bene pubblico e dei pazienti nelle proprie dichiarazioni. Hanno tentato di demolire la mia immagine pubblica facendomi passare per un disonesto volto a perseguire solo il suo personale profitto».

LA REPLICA DELLE IENE

Davide Parenti, l’ideatore della trasmissione Le Iene, in merito alla querelle in atto, ha detto: «Noi non abbiamo detto che Burioni abbia interessi economici, non siamo così stupidi da affermarlo, ma ci siamo chiesti se li abbia. Per questo abbiamo invitato il prof. a fare chiarezza sulla natura del suo rapporto con Pomona. E in ogni caso riteniamo necessario che chi va in tv, sul servizio pubblico, dichiari a che titolo sta parlando, se solo da docente o da consulente di una casa farmaceutica, cosa quest’ultima che Burioni non ha mai detto. Noi non
lo abbiamo diffamato: abbiamo solo posto domande, mica dato una spiegazione».